“Abbiamo un governo che è in retromarcia su tutto e continua con il populismo, mentre la sinistra è in folle. E in questo scenario c’è spazio per il centro”. Questo il sunto dell’intervento di Matteo Renzi a Metropolis, il web talk del gruppo Gedi in cui non è mancata occasione di commentare anche le parole di Giuliano Amato su Ustica “Mi sarei aspettato dichiarazioni meno generiche. Su questa storia chi sa deve parlare” e quelle di Salvini a Gentiloni: “È l’ennesima mossa di chi non sa nemmeno come funziona l’Europa”.

Iniziando da un’analisi sull’operato del governo, il leader di Italia Viva sottolinea le grandi incongruenze tra l’operato dell’esecutivo e le promesse della campagna elettorale, evidenziando come si cerchi di cavalcare l’onda dei più importanti eventi di cronaca per continuare a riscuotere consensi: “Avevano detto che avrebbero tolto le accise e ora la benzina è a 2 euro, avevano detto che avrebbero chiuso i porti e gli sbarchi sono raddoppiati. Certo, è più facile dire ‘togliamo il cellulare ai 12enni’, ma questo significa che si guarda solo ai like, non alla sostanza. Ogni volta che c’è un fatto di cronaca ci piazzano un decreto. Se di fronte ad una catastrofe educativa si fa il grande piano per le periferie è un conto, ma tagliare i fondi del Pnrr è un altro. Come si può andare avanti con questo populismo?”.

Il centro

È proprio il fare della maggioranza a favorire un nuovo spazio politico, da troppo tempo senza rappresentanti: “C’è un mondo che non vuole più votare Fi perché sta diventando un grande ‘boh‘. Prodi dice che mi sono tirato fuori dal centrosinistra? È vero, ha ragione. Perché se il centrosinistra tiene dentro Conte e la Cgil, io non sto in quel centrosinistra. Con Schlein il Pd non è più riformista ed è diventato un partito di sinistra radicale perché vota contro il Jobs Act, che lo stesso Pd aveva votato. Un elettore del PD non voterà mai un partito che rinnega le proprie leggi. C’è spazio per il centro, perché il governo è in retromarcia, gli altri sono in folle”.

Sugli attacchi di Salvini al commissario europeo per gli affari economici e monetari Paolo Gentiloni (“Sembra straniero”), Renzi parla chiaramente: “Siamo all’ennesima barzelletta. Il commissario Europeo rappresenta la Commissione Europea. Bisogna fare una battaglia per affermare un patto di stabilità diverso perché così com’è non funziona. Anche Mario Draghi ha spiegato come andrebbe cambiato. Buttarla addosso a Gentiloni è l’ennesima mossa di Salvini che non sa nemmeno come funziona l’Europa.

Ustica

Il leader di Italia Viva torna anche sulla strage di Ustica, e sulle tanto discusse dichiarazioni di Giuliano Amato: “Quando sono diventato Presidente del Consiglio avevo la consapevolezza di essere cresciuto in una generazione di ‘pane e complotti’. Ho firmato una direttiva per desecretare migliaia di carte. E sono uscite oltre 100 pagine su Ustica. Ho una mia tesi su quello che è successo, ma vale zero. Da ex presidente del consiglio dico che da Amato mi sarei aspettato dichiarazioni meno generiche, anche se poi si è spiegato meglio, ma non mi ha convinto. Su questa storia chi sa deve parlare. Non è il bar dello sport, ci sono famiglie che soffrono dolori indicibili, di fronte a questo un ex premier avrebbe dovuto parlare con maggior dovizia di particolari e maggior chiarezza”.

Infine una previsione sulle prossime elezioni europee: “Non dobbiamo guardare ai sondaggi. Siamo già oltre il 6% ma dobbiamo pensare alla politica. Tra nove mesi dimostrerò che abbiamo fatto il risultato”.

Redazione

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