Macron sceglie il Centro
In Europa si sceglie il centro: Renew Europe avverte il Ppe
Il gruppo di Renew Europe, riunito a Vienna per la periodica riunione tra tutti gli eurodeputati, con una dichiarazione pubblica, ha scelto il suo posizionamento ed è per l’appunto un posizionamento centrale e centrista. La Dichiarazione di Vienna manda un avviso netto: “Rifiutiamo la collaborazione con estrema destra ed estrema sinistra”.
In Europa si sceglie il centro, in Europa si fa centro. Riunito a Vienna per la periodica riunione tra tutti gli eurodeputati, il gruppo di Renew Europe, con una dichiarazione che segna l’avvio della campagna elettorale, ha scelto il suo posizionamento ed è per l’appunto un posizionamento centrale e centrista. Con buona pace di tutti.
L’assunto è un argomento di cui spesso vi stiamo parlando su queste pagine: la polarizzazione della politica nell’Occidente e conseguentemente anche in Europa. Lo stiamo vedendo in Spagna, dove la mancanza di un centro politico sta causando problemi al paese iberico per arrivare ad un nuovo governo, col rischio di andare a nuove elezioni ad anno nuovo. Lo stiamo vedendo in Germania, dove l’AfD, il partito di destra radicale, con posizioni a tratti neonaziste, è tenuto fuori dal quadro politico – cristiano-democratici e liberali in primis – ma cresce nei sondaggi ed è attualmente secondo, qualche punto sopra i socialdemocratici. Lo vediamo in molti altri Paesi, dove sinistra e destra si radicalizzano su migranti, ambiente, diritti, economia, incapaci di trovare soluzioni di ragionevolezza ed estremizzando le loro posizioni.
Lo vediamo anche in Italia, dove uno storico partito che del riformismo aveva fatto per anni la sua bandiera, il Partito Democratico, ha scelto e sta percorrendo tutt’altra strada. Questo, inevitabilmente, apre uno spazio politico in Europa ed è lo spazio che Renew Europe con la dichiarazione di oggi intende occupare. Uno spazio politico centrista, della ragionevolezza, del buon senso, del rifiuto di ogni estremismo e di ogni polarizzazione delle posizioni, in ogni settore.
“Alcuni partiti conservatori europei – si legge nella dichiarazione – si stanno allontanando dal centro, tentati dall’illiberalismo. La sinistra è attratta dal populismo economico. Una forza politica tuttavia si colloca al centro e propone una contro-narrazione per un’UE più efficace. Una forza politica è al servizio degli europeisti, colma il divario tra i cittadini e le istituzioni, difende la democrazia e ancora il dibattito alla realtà. Questa forza politica è Renew Europe”. Ed ancora, per chi non lo avesse capito: “Il centro politico europeo deve reggere, perché è sotto pressione. Rifiutiamo la collaborazione con l’estrema destra o l’estrema sinistra. Rifiutiamo la collaborazione con i partiti antieuropei ora e dopo le elezioni del 2024”.
Inevitabili i contraccolpi sulla discussione italiana all’interno dell’area riformista e liberale, repubblicana e centrista che fa riferimento a Renew Europe ed al Partito Democratico Europeo ed all’ALDE che di Renew sono i due partiti promotori. Il primo a commentare è Nicola Danti, eurodeputato di Italia Viva: “La costruzione di un’area di centro è stato il tema dominante dell’incontro di Renew Europe a Vienna. Ne consegue che anche in Italia, il Centro sarà il protagonista della prossima campagna elettorale europea. Se ne facciano una ragione detrattori e malpancisti, che peraltro non frequentano le riunioni di Renew”.
In un’ottica più europea la dichiarazione di Sandro Gozi, eurodeputato italo-francese, segretario del Partito Democratico Europeo: “Renew Europe non sarà mai alleata, né adesso né dopo le elezioni del 2024, con le forze nazionaliste e sovraniste che hanno come unico scopo quello distruggere l’Unione europea. Se il Ppe vuole assumersi la responsabilità di rompere l’accordo sul quale abbiamo fondato questa legislatura e inseguire queste forze illiberali, si accomodi pure. Ma si mettano in pace l’anima Tajani, Weber, Metsola o chi per loro: noi non saremo mai complici delle politiche illiberali e anti-europee di Ecr”.
Lo stesso Gozi poi conclude con un accenno aperturista alle forze italiane: “La dichiarazione di Vienna offre agli italiani un’occasione storica di costruire una vera alternativa all’estremismo di Meloni e al socialpopulismo di Elly Schlein: porte e finestre quindi ancora aperte per tutti”. Caustica infine la chiusura di Raffaella Paita, coordinatrice di Italia Viva, ad improbabili alleanze italiane: “Italia Viva e Forza Italia sono in famiglie politiche diverse, noi siamo nell’area di Renew Europe, il listone alle Europee non è uno scenario possibile. Inoltre vedo lo spazio del centro all’interno del Centrodestra ridursi progressivamente. Questa destra sta rispedendo al mittente tutte le battaglie storiche di Forza Italia, come la giustizia e le tasse”.
Insomma, il centro è servito agli italiani su un piatto d’argento. Ed inevitabilmente tornano alla mente le parole pronunciate da Matteo Renzi in conferenza stampa a Milano lunedì scorso, quando ha annunciato la sua candidatura alle prossime europee nella circoscrizione Nord-Ovest in una lista che la parola Il Centro l’avrà forse proprio nel simbolo. Siamo agli inizi della corsa per le europee, mancano esattamente ancora nove mesi, ma lo schema di gioco dell’area di Renew Europe in Italia inizia a prendere forma.
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