Italia Viva non lascia ma raddoppia con Il Centro“. Così Matteo Renzi che nel corso di una conferenza stampa a Milano annuncia la propria candidatura alle prossime elezioni europee in programma a inizio giugno 2024. “Ci candideremo alle europee con il brand de Il Centro e non saremo soli: abbiamo nove mesi per mostrare il nostro percorso. Il mio è un appello a tutti i dirigenti di Iv a mettersi in gioco. E il primo a mettersi in gioco sarò io candidandomi al Parlamento europeo. Non lo faccio per arricchire il mio curriculum ma perché serve una sveglia all’Europa altrimenti tutti, compresi i populisti, andremo a casa”. Candidatura che avverrà nella circoscrizione di Milano “perché voglio vedere in faccia quelli della sinistra pronti al referendum contro il Jobs Act”.

“C’è uno spazio politico affascinante, fatevelo dire da chi mastica un po’ di politica. Noi ci candidiamo non all’elezione di uno-due-cinque-dieci parlamentari in Europa ma perché vogliamo essere decisivi, vogliamo stare dalla parte del tavolo e non nel menù” aggiunge Renzi che mira “a prendere i voti sia del Pd che di Forza Italia. Calenda? A mio giudizio la sua posizione merita rispetto ma sono molto colpito dall’atteggiamento di Azione perché avevamo deciso insieme di fare una Federazione e hanno lasciato le cose a metà. Ma Carlo ha lasciato molte cose a metà: basti vedere le dimissioni al Parlamento europeo o al comune di Roma. Non ho niente contro di lui, non c’è ostilità. L’ho sempre sostenuto, l’ho voluto anche ministro nel mio governo”. Renzi ha detto di “scommettere su una maggioranza tra il Ppe e i socialisti senza Alternative für Deutschland, Vox o gli estremisti di sinistra”. L’obiettivo, dunque, “è avere la stessa maggioranza che c’è stata adesso portando il nostro contributo con la nostra famiglia”, Renew Europe.
E a chi gli chiede di Italia Viva, Renzi non ha dubbi: “Questo è il motivo per cui vi annunciamo che Italia Viva non lascia ma raddoppia. Questo progetto non inciderà sul destino di Italia Viva, di cui comunque si farà il congresso.

Il senatore attacca poi l’attuale esecutivo: “La retromarcia del governo è visibile: vediamo ministri con delega ai trasporti (Matteo Salvini, ndr) che, nel giorno dell’incidente ferroviario, vanno al festival del cinema e al gran premio di Monza e non sentono il bisogno di andare in Piemonte. Vi sembra normale che la stessa presidente del Consiglio faccia viaggi da social: è al G7 in Giappone, lo lascia a metà, cosa gravissima, e va in Romagna per farsi vedere con gli stivali. Bene, ma metti i soldi. I soldi non si sono visti e sono passati 105 giorni, si sono visti i tweet con gli stivali. Al momento c’è solo cibo per social”.

Se il governo va in “retromarcia”, l’opposizione è a “folle” secondo Renzi. “Il Pd di Schlein pensa a un referendum contro il Jobs Act che forse nemmeno hanno letto. Ho chiesto un confronto alla segretaria nei giorni scorsi ma non ho ricevuto risposta. Ho chiesto un confronto con chi all’epoca era ministro del Pd o con i dirigenti del Nazareno, da Guerini a Serracchiani. Ma niente”.

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