Per il Terzo Polo obiettivo primo partito alle Europee
Renzi senza freni, bordate a Meloni e a Letta: “Governo cadrà nel 2024 con le Europee, nel PD chiunque può far meglio di Enrico”
Matteo Renzi fa “il Matteo Renzi”. Il leader di Italia Viva spara a raffica contro governo e le altre opposizioni presenti in Parlamento, lanciando la scommessa sulle prossime elezioni, le Europee del 2024, quando secondo l’ex premier il Terzo Polo guidato da lui e Carlo Calenda sarà in grado di raggiungere traguardi importanti.
In una intervista scoppiettante a La Stampa infatti il senatore fiorentino guarda già alle urne, convinto che la prossima federazione tra Azione e Italia Viva possa puntare al bottino grosso. “Fossi venuto qui un anno fa avreste detto che prendevo il 2% – ha detto nell’intervista al quotidiano di Torino – con Calenda oggi siamo in doppia cifra e tra un anno saremo al 22%. Alle Europee saremo il primo partito, scommettiamo?”, è la sfida che lancia.
Nel 2024 Renzi vede dunque un successo per la lista/federazione creata assieme a Carlo Calenda. Col numero uno di Azione i rapporti restano ottimi, aggiunge Renzi, che rivendica così la mancata rottura tra i due leader, notoriamente egoriferiti, pronosticata dai giornali. “Tutti scommettevate che io e Calenda litigassimo dopo un minuto e mezzo: invece vi abbiamo fregato. Siamo andati d’accordo in campagna elettorale, andiamo d’accordo”, anche se poi sempre Renzi ammette che nella “coppia politica” formata dai due, lui è quello “moderato”.
Europee che secondo il numero uno di Italia Viva saranno anche la possibile dead-line dell’esecutivo di Giorgia Meloni. Il momento per il crollo del governo di destra, è la previsione di Renzi, sarà “nel 2024 alle Europee, in cui questo governo rischierà seriamente di andare a casa”. Anche perché, ricorda il senatore, “io sono quello che i governi li fa cadere“. A tal proposito ricorda, a chi lo accusa di “inciuci”, che “l’ultimo che lo ha detto è stato Conte e deve ancora riprendersi per la botta che ha preso”.
Non mancato bordate anche al Partito Democratico e al suo segretario uscente Enrico Letta, con cui i rapporti sono ai minimi termini da tempo, per usare un eufemismo. Non a caso a chi gli chiede di fare un pronostico sul prossimo segretario di casa Dem, Renzi non si lascia sfuggire l’occasione per sferrare l’ennesimo attacco a Letta: “Dico solo che non sarà possibile fare peggio di Letta. Io glielo avevo detto: pur di fare una bella coalizione mi faccio da parte. Invece pur di perdere ha fatto di tutto e lo ha fatto perché animato da un rancore personale”.
Entrando poi nel merito della campagna per le primarie del PD, che ha visto scendere in campo ufficialmente il presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini, in passato vicinissimo proprio a Renzi tanto da essere a capo della campagna che lo condusse alla guida del partito, il leader di IV ci va cauto: “Non penserete di fregarmi con una dichiarazione sul Pd? Bonaccini? Gli voglio bene ma se dico mezza parola su di lui lo massacrano solo per quello. Chi c’è degli altri? Schlein, Nardella, Provenzano Orlando, chiunque ci sia gli faccio in bocca al lupo”.
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