Dopo lo shock e l’orrore per quanto accaduto nel tardo pomeriggio di giovedì, quando nel proprio punto vendita nel centro commerciale di Assago (Milano) il 46enne Andrea Tombolini ha ucciso un dipendente e ferito gravemente altre cinque persone (non in pericolo di vita) senza apparente motivo, Carrefour ha preso provvedimenti.
Il gigante francese della grande distribuzione ha voluto dare un primo segnale dopo il dramma che sconvolto anche l’azienda, visto che la vittima è proprio un suo lavoratore, il 47enne di origini boliviane Luis Fernando Ruggeri. I vertici hanno stabilito che nei punti vendita italiani della catena di supermercati verranno “rimossi” tutti gli “oggetti taglienti”.
La richiesta era filtrata anche dagli stessi inquirenti della Procura di Milano, al fine di scongiurare eventuali propositi emulativi del gesto compiuto da Andrea Tombolini, che dopo aver afferrato un coltello da un espositore all’interno del supermercato ha iniziato ad aggredire chiunque gli capitasse a tiro.
L’effetto logistico di questo cambiamento sarà quello di non consentire la libera vendita dei coltelli ma, come avvien in altri supermercati, di esporli in scaffali vincolati da misure di sicurezza che prevedono l’intervento del personale Carrefour.
L’azienda ha reso noto di aver attivato da ieri sera il “supporto psicologico” per “i collaboratori che sono stati testimoni” dell’episodio verificatosi nel punto vendita del centro commerciale Milanofiori di Assago. Carrefour ha inoltre “indetto due momenti di silenzio nella giornata di oggi, alle ore 12.00 e alle 17.00, che verranno rispettati in tutti i punti vendita sul territorio nazionale, per ricordare la vittima di questo episodio drammatico“.
Il giorno del funerale l’Ipermercato di Assago rimarrà chiuso per le ore del servizio funebre. “Siamo in stretto e costante contatto con le famiglie coinvolte per supportarle in ogni modo possibile e siamo a completa disposizione delle autorità competenti per far sì che la giustizia faccia il suo corso“, spiega la società, aggiungendo che “siamo felici di apprendere che l’altro nostro collaboratore rimasto ferito non è più in pericolo di vita, e ci auguriamo che possa rimettersi presto“.
Tra i feriti per fortuna nessuno è in pericolo di vita: tra le persone coinvolte nella ‘follia’ di Tombolini c’è anche il calciatore del Monza Pablo Marì. Il difensore 29enne spagnolo, in prestito nel club del presidente Silvio Berlusconi, è stato accoltellato alla schiena e stamattina è stato operato per suturare i muscoli danneggiati dall’aggressione.
A fermare l’aggressore è stato un altro uomo di sport, l’ex calciatore di Bologna, Inter e Napoli Massimo Tarantino, che lo ha disarmato. Tombolini dovrà rispondere ora di omicidio e tentato omicidio.
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