“Fiumi di parole” e poi nulla. La canzone con cui i Jalisse vinsero l’edizione del Festival di Sanremo nel 1997 riecheggia nel corso degli anni. Un successo che in pochi non conoscono e che continua ad essere canticchiato e suonato. Ma dopo quella vittoria per Fabio Ricci e Alessandra Drusian non c’è più stato posto per competere a Sanremo. Eppure per 25 anni ci hanno provato ma sono sempre stati esclusi.

Fabio Ricci e Alessandra Drusian sono i Jalisse ma anche una coppia nella vita. Per 25 anni hanno partecipato alle selezioni di Sanremo con 25 brani diversi ma non sono stati selezionati. E racchiudono in un post su Fcebook tutta l’amarezza per la nuova esclusione.

“Lo scorso anno scrissi una lunga lettera sulle 24 consecutive esclusioni dei Jalisse dal Festival di Sanremo. Rolling Stones Italia e molte altre testate rimbalzarono la notizia, fino ad RTL News pochi giorni fa…Oggi sono 25 i brani e 25 le esclusioni dal Festival, ma questa volta lascio parlare le persone. E tornano in mente le pagine dello storico giornalista e vice direttore del celebre Tv Sorrisi e Canzoni Gigi Vesigna (nel libro con la prefazione di Antonio Ricci,“Vox populi. Voci di sessant’anni della nostra vita”, 2010, Excelsior 1881). La famosa ripartenza non è per tutti; noi Jalisse non abbiamo spazio sul pentagramma del Festival di Sanremo, ma si può parlare di noi e fare citazioni”.

“Quale canzone abbiamo presentato quest’anno per Sanremo 2022? Un brano sulla ricerca di noi stessi e su cosa dobbiamo ricordare per tornare ad essere chi eravamo. Titolo: “È proprio questo quello che ci manca”, ecco il testo di Ale e Fabio per festeggiare i 25 anni dalla vittoria del Festival di Sanremo 1997 (e 30 anni di vita insieme).

Lo scorso aprile il Presidente della repubblica Sergio Mattarella scrisse ai coniugi Jalisse una lettera per ringraziarli e accettare volentieri il loro cd di inediti. “Gentili Coniugi Jalisse — citava la lettera che i due hanno postato su Facebook —, il Presidente della Repubblica ha ricevuto la Vostra email e mi incarica di ringraziarVi per le cordiali espressioni di stima indirizzategli e per il desiderio di sottoporgli il cd di canzoni inedite”.

Quel disco era stato realizzato durante il lockdown. Tra i brani anche “Speranza in un fiore” che i Jalisse avevano voluto sottoporre a Mattarella per il tema di attualità e commemorazione: il brano è infatti dedicato ai nonni scomparsi a causa del Covid e vuole celebrarli il 25 luglio, giornata mondiale dei nonni e degli anziani appena istituita da Papa Francesco.

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Laureata in Filosofia, classe 1990, è appassionata di politica e tecnologia. È innamorata di Napoli di cui cerca di raccontare le mille sfaccettature, raccontando le storie delle persone, cercando di rimanere distante dagli stereotipi.