Più che una gaffe il ministro dell’Istruzione Lucia Azzolina ha lanciato una vera e propria fake news su Scampia e la fantomatica scuola che si troverebbe in un appartamento. Un’uscita senza senso né riscontri effettivi, nel pieno rispetto degli stereotipi che da oltre un decennio il quartiere alla periferia nord di Napoli si porta dietro.

Scampia è diventata negli anni sinonimo di gomorra, spaccio, droga, criminalità, degrado. Anche nel pieno dell’emergenza coronavirus un servizio dell’inviato delle Iene, il napoletano Giulio Golia, finì per paragonare la spesa solidale come una sorta di acconto donato dalla criminalità organizzata alle famiglie, fidelizzate in caso di eventuali attività illecite future.

Nel corso della conferenza stampa di ieri sul rilancio della scuola, che ripartirà il prossimo 14 settembre, e sull’ulteriore miliardo di euro che il Governo ha annunciato di investire, la ministra Azzolina si lascia andare a discorsi ricchi di luoghi comuni che traggono in inganno lo stesso presidente del Consiglio Giuseppe Conte.

LE SUE PAROLE – “Nel Paese ci sono 40mila edifici scolastici, 8mila autonomie scolastiche, ho scuole in appartamento a Scampia e poi ho scuole in palazzi dell’800. Si deve rispondere e dare soluzioni ad ogni singola realtà. Non si può fare scuola in un appartamento. Sognamo una scuola dove si innestano dei soldi e che si possa migliorare”.
L’AUTOGOL DI CONTE – “Io credo che il sistema Italia se ci si mette, anche se il tempo è poco, può organizzare nuovi locali e spazi – ha detto Conte -. La scuola deve essere come si deve. Dobbiamo tentare di offrire ai ragazzi del quartiere Scampia una scuola migliore”. “Così sottraiamo tanti studenti alla criminalità organizzata” ha replicato Azzolina.
LA FAKE NEWS – Le parole della ministra Azzolina hanno subito alzato un polverone nel quartiere napoletano tanto da portare il suo Ministero a ritrattarle dopo alcune ore: “La scuola nell’appartamento non è a Scampia”.
“IL GOVERNO DOVE VEDE QUESTE COSE?” – Duro il commento di Apostolos Papais, presidente dell’Ottava Municipalità (Piscinola, Marianella, Chiaiano, Scampia). Interpellato dall’AdnKronos, Papais ha così replicato: “La scuola-appartamento di Scampia? Non so a cosa facciano riferimento e dove abbiano visto queste cose, anzi sarebbe importante conoscere la fonte e il presidente Conte dovrebbe chiarirlo”.
“Bisogna smetterla – aggiunge Paipais – di parlare di Scampia come se fosse il male assoluto, o perché magari si guardano le serie come Gomorra, ma bisogna parlare anche di tutto quello che con difficoltà si fa sul territorio, non solo su quello di Scampia: dobbiamo ricordare che Scampia fa parte di un Municipio fatto di 4 quartieri, il cui totale fa circa 100mila abitanti. In questi territori complessi ci sono tante eccellenze”.

LE SCUSE E LA VISITA DI CORTESIA – La figuraccia è rientrata nelle scorse ore. “Ho sentito telefonicamente il Ministro Lucia Azzolina e il sottosegretario Peppe De Cristofaro” spiega Papais e  “nei prossimi giorni verranno in visita a Scampia e potremo confrontarci su diversi temi, come la creazione di un Polo della Formazione, per un rilancio di Napoli, che permetta l’incontro tra le eccellenze del territorio, non solo della Municipalità, e i player nazionali per dare opportunità di lavoro”.

“Abbiamo scuole – ribadisce il presidente dell’Ottava Municipalità partenopea –  che sono eccellenze ampiamente riconosciute e docenti che rappresentano il meglio nella formazione e nella educazione, realtà che dobbiamo tutto insieme valorizzare e far conoscere sia a livello nazionale che internazionale. Bisogna uscire dal cliché mediatico che ormai da decenni ha imprigionato Scampia e tante periferie in un luogo di degrado e marginalità, una narrazione miope rispetto al grande valore culturale e sociale che il nostro territorio esprime”.

LA PROPOSTA – Per Papais “da un mero errore di comunicazione possiamo lavorare tutti insieme per un piano in materia di edilizia scolastica e per l’apertura del più grande polo di formazione del mezzogiorno e della Università a Scampia”.

 

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