Una telefonata alla Rai prima di postare il suo attacco sul compenso di Scurati. La leader del partito Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, ha discusso sabato scorso la questione telefonicamente con il direttore generale Giampaolo Rossi e Paolo Corsini, chiedendo loro perché la motivazione della questione economica non sia emersa subito lasciando spazio alle tanto criticata ‘ragioni editoriali’.

Il contenuto della telefonata viene riportato da La Stampa: Meloni ha espresso la propria frustrazione con i suoi collaboratori, lamentando che si sia parlato tardivamente dai 1800 concordati da Scurati, fatto passare per eccessivamente oneroso, ma che non si è rivelato tale. Successivamente, attraverso i social media, ha confrontato il compenso dello scrittori con gli stipendi di molti dipendenti, ponendo l’accento sul divario esistente. Il Corriere della Sera intanto fa sapere che tra Rossi e Corsini le telefonate sul caso sono state 15, e l’operato di Corsini al momento è sotto osservazione.

I compensi in Rai

Eppure l’intervento di Scurati non sarebbe stato retribuito con cifre diverse rispetto a quelle che Rai destina agli ospiti. Nel caso di Fedez per esempio – come riporta il quotidiano torinese – il budget destinato alla sua intervista a Belve è stato di 70mila euro, e come aveva ricordato il giornalista la cifra era stata precedentemente pattuita da entrambe la parti, con tanto di ok de parte degli uffici di Viale Mazzini. Il cachet per i colleghi di Scurati è fissato tra i 300 e i 2000 euro, una cifra sicurante inferiore rispetto a quella di attore. “A Valeria Marini ‘bastano’ 7 mila euro, il prof. Alessandro Orsini aveva rinunciato invece a 2000 euro.

Redazione

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