Si sgonfia l’inchiesta sulla riqualificazione dell’area dell’ex Cirio di Castellammare di Stabia. Il Tribunale del Riesame ha annullato anche la misura cautelare degli arresti domiciliari richiesta dalla Procura di Torre Annunziata (Napoli) per i parlamentari di Forza Italia Luigi Cesaro e Antonio Pentangelo. Sulla richiesta si sarebbero dovute esprimere le Camere di appartenenza.

L’ordinanza, eseguita da polizia e guardia di finanza lo scorso 15 maggio, riguardava nove persone, otto delle quali (tra cui Cesaro e Pentangelo) destinatari della misura cautelare degli arresti domiciliari.

Il gip di Torre Annunziata aveva sospeso l’esecuzione dell’ordinanza nei confronti del deputato Pentangelo e del senatore Cesaro in quanto parlamentari ed era stata richiesta l’autorizzazione a procedere da parte delle rispettive Camere di appartenenza.

Cesaro è difeso dagli avvocati Giovanni Vignola e Giuseppe De Angelis, mentre Pentangelo è difeso dall’avvocato Antonio Cesarano.

Lo scorso 3 giugno il Riesame ha accolto le istanze del collegio difensivo annullando la misura cautelare agli arresti domiciliari nei confronti di Adolfo Greco, l’imprenditore stabiese indicato come personaggio chiave del presunto meccanismo di corruttela ipotizzato nelle indagini, dell’architetto Maurizio Biondi, commissario ad acta nominato all’epoca al Comune di Castellammare, e dell’ingegnere Antonio Elefante.

Accolta la tesi del professor Vincenzo Maiello, che difende Greco assieme all’avvocato Ettore Stravino. Accolte anche le istanze degli avvocati Giuseppe Ferraro e Francesco Capasso, difensori di Elefante, e degli avvocati Franco Cantore e Nicola Monda, difensori di Biondi.

Annullata anche la misura cautelare dell’obbligo di firma nei confronti di Angelina Rega, moglie di Greco, difesa dall’avvocato Stefano Montone.

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