Ci sono due giovani, uno dei quali minorenne, fermati dai carabinieri per l’omicidio del 19enne Simone Frascogna e per il ferimento dell’amico 18enne. Indagini lampo dei carabinieri dopo la brutale aggressione avvenuta nella serata di martedì 3 novembre lungo il corso Umberto I di Casalnuovo (Napoli). I due giovani sarebbero stati rintracciati grazie alle telecamere di videosorveglianza presenti nel comune partenopeo.

Lo stesso primo cittadino Massimo Pelliccia nel pomeriggio aveva annunciato importanti risvolti investigativi. “Il cerchio si sta stringendo, non la passeranno liscia. Il Comune di Casalnuovo si costituirà parte civile. Assicuriamo alla giustizia chi ha ammazzato Simone” ha scritto il sindaco sui social.

La vittima, che frequentava un istituto tecnico ed era appassionato di arti marziali, si trovava in auto con un amico quando è stato raggiunto da un’altra vettura con altri coetanei, presumibilmente tre, a bordo. Non sono ancora chiari i motivi dell’aggressione. Simone è stato colpito con quattro fendenti al torace mentre il 18enne con due coltellate al fianco. Erano da poco passante le 22 e nonostante il trasporto al pronto soccorso del Cardarelli Frascogna è deceduto poco dopo. L’amico è stato assistito dai sanitari e dimesso con 15 giorni di prognosi. I militari dell’Arma di Castello di Cisterna hanno acquisito le telecamere degli impianti di videosorveglianza e ascoltato la testimonianza del 18enne e di altre persone presenti al momento dell’aggressione.

Non si può perdere la vita così!!!”, si legge su un bigliettino firmato da “una mamma” posizionato accanto ad un mazzo di fiori deposti sul marciapiede del Corso Umberto I di Casalnuovo dove si è consumata la brutale aggressione a meno di un’ora dal coprifuoco previsto per le 23. Secondo alcune testimonianze l’ auto dei due ragazzi era stata inseguita da quella degli aggressori, che sono riusciti a bloccarla proprio al Corso Umberto, davanti ad un negozio di abbigliamento.

Un omicidio che ha scosso i cittadini di Casalnuovo che da tempo segnalano episodi di violenza tra gruppi giovanili lamentando la scarsa presenza di controlli sul territorio.
Chi conosce la vittima lo descrive come un bravo ragazzo. Sono tanti in queste ore i commenti di cordoglio e di vicinanza alla famiglia. “Non si può morire così. Ormai la sera in strada non ci sono controlli e questi episodi si ripetono sempre più spesso” commenta un residente.

 

Redazione

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