Appello della Federvolley: "La Roma in serie A senza campo"
Sos Sport a Roma: ora l’allarme arriva sottorete
![Lo stadio Flaminio, simbolo della decadenza dello sport a Roma Lo stadio Flaminio, simbolo della decadenza dello sport a Roma](https://www.ilriformista.it/wp-content/uploads/2021/06/stadio-flaminio_2wdqpbbqbrbf1qnpll0pn3svh-900x600.jpg)
Lo sport a Roma sta morendo. Ennesimo grido d’allarme per la prossima Giunta in campo sportivo e non solo. Stavolta arriva dalla FederVolley del territorio a cui forse qualche benevola romanella in alcune palestre scolastiche non è potuta evidentemente bastare. L’allarme arriva dalla Fipav di Roma: “La Roma Volley Club, neopromossa in A1 femminile, è ancora alla ricerca di una soluzione del problema. Mentre la Roma Volley Club maschile che milita in Serie A3 ha già dovuto alzare bandiera bianca e ritirarsi dal campionato. Ci auguriamo che tutti gli enti preposti possano sposare quella che ad oggi pare essere la soluzione più percorribile e cioè un riadattamento a uso sportivo di un padiglione della nuova Fiera di Roma. L’invito è comunque a fare presto, poiché le società hanno bisogno di risposte concrete”. Con il Basket di vertice quasi sparito del tutto e il calcio che sogna il rilancio targato Mourinho (sponda Roma) e Sarri (forse sponda Lazio) resta il nodo di molti impianti pubblici fatiscenti nei 15 municipi, decine di concessioni scadute e zero assistenza per rimediare alla pandemia che li ha visti chiusi per molto tempo fino a pochi giorni fa. Roma non può ospitare al momento neanche una Lega Pro (serie C) di calcio.
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ROMA PEGGIO DI SALERNO
“A Salerno il Comune sta mettendo mano allo stadio Arechi – tuona Alessandro Cochi, dirigente romano di Fratelli d’Italia per lo Sport – il Franchi di Firenze realizzato come il nostro povero Flaminio dall’ingegner Nervi sarà riqualificato grazie al “recovery plan” mentre Roma con oltre 4 milioni di abitanti e Capitale nel suo 150° compleanno si è fatta definanziare perfino il PalaCorviale. Per risolvere almeno qualcosa di importante, devi fare un lavoro strutturale per cinque anni. Senza stop e tra difficoltà che abbiamo sempre saputo e conosciuto. Invece…ci vedremo in TV solo alcune partite degli Europei di calcio all’Olimpico aperto per pochi intimi. E perché la competenza diretta non è di Roma Capitale ma di UEFA, SporteSalute, Coni, Figc e LegaCalcio altrimenti…quelli del no di Roma 2024 chissà dove li avrebbero fatti giocare”.
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