Rischio per la privacy
Tecnologia, allarme del Ceo di OpenAi: “L’intelligenza artificiale va messa sotto controllo”. Potenzialmente pericolosa come le armi nucleari

“L’intelligenza artificiale dev’essere tenuta a bada perché potrebbe cambiare la vita di tutti e stravolgerla” – queste le parole del suo creatore Sam Altman. Non solo il rischio più imminente è che possa irrompere nelle elezioni presidenziali del 2024 generando una tempesta di fake news che inciderebbero naturalmente sulla campagna elettorale 2024. Davanti alla sottocommissione Giustizia del Senato, il 38enne fondatore della società che ha creato il controverso ChatGpt ha mostrato stavolta prudenza, mettendo in guardia dall’uso dell’IA.
Il Ceo di OpenAi ha dichiarato che l’intervento del governo “sarà fondamentale per mitigare i rischi di sistemi di intelligenza artificiale sempre più potenti” specificando di aver sostenuto la formazione di un’agenzia statunitense o globale che concederebbe in licenza i più potenti sistemi di intelligenza artificiale e che avrebbe l’autorità per garantire il rispetto degli standard di sicurezza.
La sua startup con sede a San Francisco è balzata all’attenzione del pubblico dopo aver rilasciato ChatGPT alla fine dell’anno scorso. I legislatori hanno espresso preoccupazione per la capacità degli strumenti di “IA generativa” di fuorviare le persone, diffondere falsità, violare le protezioni del copyright e sconvolgere il mercato del lavoro. “Con l’avanzare di questa tecnologia, comprendiamo che le persone sono ansiose di come potrebbe cambiare il modo in cui viviamo. Lo siamo anche noi”, ha testimoniato il CEO di OpenAI Sam Altman.
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