Nessun indizio su legami tra Tina Rispoli e la camorra, nessun collegamento tra lei e il clan Marino dell’area nord di Napoli. Nulla che almeno possa inquadrarsi nel reato di associazione di stampo camorristico. Tina Rispoli è stata semplicemente la moglie del boss Gaetano Marino, ma non ci sarebbero indizi su un suo presunto ruolo all’interno del clan. Lo ha ribadito il Tribunale del Riesame di Napoli (12° sezione, collegio D) rigettando l’appello della Direzione distrettuale antimafia di Napoli e dunque respingendo la richiesta di misura cautelare in carcere che i pm anticamorra volevano far notificare alla Rispoli contestando il reato di 416 bis, vale a dire associazione a delinquere di stampo camorristico.
Il Riesame ha detto no alle richieste della Procura, condividendo la tesi difensiva portata avanti dagli avvocati Carmine Foreste e Fiorita Nardi del foro di Napoli. In sintesi, «mancano i gravi indizi di colpevolezza». Tina Rispoli è diventata un personaggio conosciuto a Napoli anche per via del suo legame sentimentale con il cantante neomelodico Tony Colombo. «Da molti anni grido la mia estraneità – ha commentato Tina Rispoli alla notizia della decisione del Tribunale del Riesame – , ho sempre creduto nella giustizia, ed oggi è per me un giorno importante, finalmente la verità è venuta a galla. Ero semplicemente la moglie di Gaetano Marino, nient’altro al di fuori di questo. Credo nella giustizia e continuerò a farlo con la sicurezza di una persona onesta e perbene. Ringrazio mio marito Tony Colombo e i miei tre figli per la forza e il sostegno, loro sono l’unica famiglia  a cui appartengo».
Dalle indagini successive alla morte del primo marito della Rispoli, Gaetano Marino, considerato un boss della camorra di Secondigliano e dell’hinterland a nord di Napoli e assassinato in un agguato sul lungomare di Terracina il 23 agosto 2012, «non sono emerse condotte convincentemente indicative né di un preciso ruolo di Tina Rispoli in seno alla consorteria, né di una più ampia messa a disposizione della sua persona in funzione degli interessi del clan». Inoltre, «nessuno dei collaboratori di giustizia, a ben vedere, le attribuisce un preciso ruolo all’interno del clan se non quello di essere la moglie di Gaetano Marino», spiegano i difensori della Rispoli. Infine, «la relazione e il successivo matrimonio della Rispoli con il cantante neomelodico ha consacrato la definitiva rottura dei rapporti tra la famiglia di Gaetano Marino e la stessa, come attestato dalla totale assenza dei Marino alla celebrazione delle nozze Colombo-Rispoli, acclarata dagli operatori di polizia giudiziaria».
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Napoletana, laureata in Economia e con un master in Marketing e Comunicazione, è giornalista professionista dal 2007. Per Il Riformista si occupa di giustizia ed economia. Esperta di cronaca nera e giudiziaria ha lavorato nella redazione del quotidiano Cronache di Napoli per poi collaborare con testate nazionali (Il Mattino, Il Sole 24 Ore) e agenzie di stampa (TMNews, Askanews).