Il tre febbraio scorso un treno è deragliato a East Palestine, in Ohio, villaggio di cinquemila abitanti, 50milgia a nord ovest di Pittsburgh. Il convoglio gestito dalla Norfolk Southern trasportava sostanze chimiche e rifiuti tossici tra cui il cloruro di vinile, un gas tossico altamente infiammabile. Dopo l’incidente è scoppiato un terribile incendio che ha coperto di fumo l’intera cittadina e un terribile odore acre si è diffuso in tutta la zona scatenando il panico tra gli abitanti per gli effetti nocivi sulla loro salute che tutto questo potrebbe aver provocato, nonostante le autorità dicessero che la situazione fosse sotto controllo. Ma la faccenda non convince a due settimane dall’incidente: al fianco dei cittadini è scesa in campo Erin Brockovich, avvocato e “consulente ambientale”, divenuta famosa per la lotta contro la Pacific Gas & Electric raccontata in un film del 2000 con Julia Roberts.

L’avvocato lancia la sfida all’Epa, l’agenzia federale Usa per la protezione ambientale e punta il dito anche contro la Casa Bianca: ““L’amministrazione Biden deve essere coinvolta maggiormente nel deragliamento del treno in Ohio. Contiamo su di voi per spezzare la catena di amministrazioni che hanno sempre chiuso gli occhi”. Una nuova battaglia legale per l’ambiente e la salute per l’avvocato famoso in tutto il mondo. Che ora lancia l’appello: “Ecco perché la gente non si fida del governo. Non si può dire alla gente che ci sono stati e continuano ad esserci inquinanti pericolosi che contaminano l’ambiente e allo stesso tempo dire ‘tutto va bene’. La gente non è stupida. E se vivete a Palestine, Ohio, capite che Superman non sta arrivando, ma voi siete lì. Fidatevi del vostro istinto. Documentate tutto ciò che vedete. Unitevi come comunità e chiedete risposte”.

A preoccupare la cittadinanza è la concatenazione degli eventi delle scorse due settimane, da quando il treno è deragliato e si sono sparse le sostanze tossiche. L’Epa ha subito minimizzato le conseguenze sostenendo che la qualità dell’aria e dell’acqua nella zona “è buona”, e che gli “inquinanti pericolosi sono stati rilasciati nell’ambiente attraverso un incendio controllato” il 6 febbraio, tre giorni dopo l’incidente. Poi il 10 febbraio, sempre l’Epa, ha dichiarato che il treno conteneva materiali pericolosi e che le sostanze chimiche tossiche sono state “notoriamente rilasciate e continuano a essere rilasciate nell’aria, nel suolo e nelle acque di superficie”.

Ma solo due giorni dopo lo stesso ente governativo dichiarava di “non aver rilevato contaminanti con livelli di preoccupazione nella zona di East Palestine e dintorni, anche se i residenti potrebbero ancora avvertire odori”. Il 14 febbraio poi l’allarmante dichiarazione di Tiffani Kavalec, capo della divisione acque di superficie dell’Epa dell’Ohio, che sosteneva che i test hanno rilevato due contaminanti chimici in alcuni affluenti del fiume Ohio. “Siamo abbastanza fiduciosi che questi bassi livelli non vengano trasmessi ai clienti”, ha detto, mentre il governatore dell’Ohio, il repubblicano Mike DeWine commentava che se vivesse nella zona colpita “berrebbe acqua in bottiglia”. Dichiarazioni contrasytanti che hanno messo ancora più in allarme i cittadini che per la paura non sono ancora rientrati in casa, nonostante l’invito del Governatore a farlo.

Intanto i cittadini di East Palestine dichiarano di avere forti mal di testa e malesseri di vario genere. Due cittadini della zona hanno anche presentato un’azione legale per costringere la Norfolk Southern a istituire un monitoraggio sanitario per i residenti di entrambi gli Stati e a pagare le relative cure per coloro che si trovano nel raggio di 30 miglia. E di quella sera qualcuno di loro racconta angosciato: “si poteva sentire il sapore tossico nell’aria, era come un mix di benzina, diluente per vernici e solvente per unghie; che i treni che passano di qui fossero pericolosi lo sappiamo tutti, li chiamiamo da sempre treni-bomba”.

Avatar photo

Laureata in Filosofia, classe 1990, è appassionata di politica e tecnologia. È innamorata di Napoli di cui cerca di raccontare le mille sfaccettature, raccontando le storie delle persone, cercando di rimanere distante dagli stereotipi.