“Ciao nonna, sta venendo il corriere con un pacco per me”. La classica truffa agli anziani con la tecnica del finto nipote colpisce ancora. Questa volta però c’è un nuovo dettaglio da aggiungere al modus operandi di un gruppo di truffatori professionisti che continua a colpire con sistematicità nonostante i tentativi di arginare il fenomeno da parte delle forze dell’ordine. Oltre, infatti, a tempestare di telefonate la vittima designata, i malviventi hanno anche pensato al marito della donna con l’obiettivo di non farlo rientrare in casa.

Un colpo da oltre 3mila euro tra soldi in contanti (1.200 euro), prelievi bancomat (circa 1.500 euro tra sportello e tabacchi) e gioielli. L’episodio si è verificato martedì primo dicembre in un parco privato di via Posillipo a Napoli. E’ da poco passato mezzogiorno quando la nonnina di 78 anni riceve una serie di telefonate nel giro di pochi minuti. A chiamare è il finto nipote. “C’è un pacco che ti consegneranno a breve: quando viene il corriere gli devi dare 4500 euro, è un regalo importante nonna”.

IL MODUS OPERANDI – La donna non ha neanche il tempo di ragionare perché le chiamate al suo cellulare e al numero fisso dell’abitazione sono continue e concomitanti. A un certo punto la signora si ritrova a parlare contemporaneamente sia con il “nipote” che con l’uomo che gestisce l’arrivo del corriere. Quest’ultimo si palesa dopo circa una quindicina di minuti: ha il volto coperto dalla mascherina, gli si vedono solo gli occhi. Ha in mano un pacco e pretende dalla donna la cifra pattuita. “Ho solo 1200 euro in contanti” afferma la nonnina. “Non ci siamo signora, manca ancora tanto, così il pacco non posso consegnarlo”. La donna, pur di accontentare il “nipote” che nel frattempo continuava a insistere al telefono, prende dalla sua stanza un cofanetto con all’interno gioielli vari. “Ecco, posso darle questo e anche la mia fede”.

Il “corriere” incassa ma non è soddisfatto. “Signora manca ancora tanto alla cifra pattuita”. La nonnina prende bancomat e pin e consegna tutto all’uomo. Poi aggiunge: “Non siamo mica mariuoli, abbiamo lavorato tutta una vita qui, non ho tutti questi soldi in casa”.

A quel punto la donna lo richiama: “Ma il pacco che mi deve consegnare?”. Il truffatore, distratto e spiazzato dalla richiesta, torna indietro e consegna la scatola con all’interno un chilo di zucchero prima di dileguarsi velocemente.

81 TELEFONATE IN MEZZ’ORA – Passano una decina di minuti e nell’abitazione torna il marito, un uomo di 79 anni. Non è riuscito a rientrare prima perché nel frattempo era stato letteralmente tempestato di telefonate da uno dei complici della truffa. Ben 81 in circa mezz’ora, una ogni 22 secondi. “Le dobbiamo consegnare un pacco, dove si trova?”. E così dopo alcuni appuntamenti fittizi, sono riusciti a tenerlo lontano da casa per circa mezz’ora.

Dopo un breve confronto con il marito, la nonnina capisce che è stata truffata e denuncia tutto ai carabinieri che hanno avviato le indagini nel tentativo di risalire a una banda di professionisti che agisce sempre in modo più accurato. Fondamentale nel loro “lavoro” la presenza di una basista, una persona che conosce bene le vittime da colpire: dalle loro abitudini ai nomi di figli e nipoti passando per i numeri di telefono.

IL PRECEDENTE: FINTO DELIVERY PRESO IN FLAGRANTE – Uno truffa che continua a colpire numerose persone anziane. Episodio analogo è avvenuto nei giorni scorsi in via Pietro Castellino, nel cuore del quartiere Arenella di Napoli. A finire in manette, arrestato dai Carabinieri del nucleo operativo della Compagnia Vomero, Salvatore Esposito, 53enne del Rione sanità già noto alle forze dell’ordine. Lo scenario sempre lo stesso. Una donna 84enne ha ricevuto una telefonata, a chiamare una persona che si è presentata come il nipote. Le ha chiesto di ritirare un pacco che un corriere di lì a breve le avrebbe consegnato, in cambio di denaro. Esposito è stato però notato da una pattuglia in transito. Sulle spalle uno zaino per il delivery, il suo atteggiamento molto sospetto. Lo hanno tenuto d’occhio discretamente e quando il 53enne ha raggiunto l’anziana e ha preteso gioielli in cambio del pacco lo hanno bloccato. E’ ora ai domiciliari in attesa di giudizio.

 

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Giornalista professionista, nato a Napoli il 28 luglio 1987, ho iniziato a scrivere di sport prima di passare, dal 2015, a occuparmi principalmente di cronaca. Laureato in Scienze della Comunicazione al Suor Orsola Benincasa, ho frequentato la scuola di giornalismo e, nel frattempo, collaborato con diverse testate. Dopo le esperienze a Sky Sport e Mediaset, sono passato a Retenews24 e poi a VocediNapoli.it. Dall'ottobre del 2019 collaboro con la redazione del Riformista.