Stati Uniti
Trump minaccia l’UE con dazi al 50%. Avvertimento ad Apple: “Mi aspetto che gli iPhone siano made in USA”

È bastato un post sul suo social Truth per trasformare un venerdì sonnolento dei mercati finanziari in qualcosa che, ad un certo punto, sembrava vero e proprio panico. Nella giornata di ieri il Presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, è tornato in modalità “picconatore” del villaggio finanziario globale. Tutto è partito intorno alle 14 ore europea, quando l’inquilino della Casa Bianca ha pubblicato una durissima intemerata contro l’Unione Europea invocando dazi al 50 per cento dal primo giugno. Scrive il Presidente: “L’Unione Europea, che è stata costituita con l’obiettivo primario di trarre vantaggio dagli Stati Uniti in materia di commercio, si è rivelata molto difficile da affrontare. Le loro potenti barriere commerciali, le imposte sull’Iva, le ridicole sanzioni alle imprese, le barriere commerciali non monetarie, le manipolazioni monetarie, le cause legali ingiuste e ingiustificate contro le aziende americane e altro ancora hanno portato a un deficit commerciale con gli Stati Uniti di oltre 250.000.000 di dollari all’anno, una cifra del tutto inaccettabile. Le nostre discussioni con loro non stanno portando a nulla. Pertanto, raccomando l’introduzione di un dazio del 50 per cento sull’Unione Europea a partire dal 1° giugno 2025. Non è previsto alcun dazio se il prodotto è costruito o fabbricato negli Stati Uniti”.
Borse
Tanto è bastato per far crollare le Borse europee e far iniziare male anche le contrattazioni a Wall Street.
Milano ha lasciato sul terreno il 2 per cento, dopo essere scesa anche del 3 per cento. Non sono andate meglio le cose per Parigi, meno 1,81 per cento; Berlino che ha chiuso con meno 1,6 per cento e Londra, negativa per lo 0,3 per cento, attutisce le perdite grazie al precedente accordo con gli Usa. Nel mirino delle vendite a Piazza Affari soprattutto i titoli bancari che sono alle prese con un complicato risiko con sempre più nodi da sciogliere a causa anche dell’intervento della magistratura. In lieve rialzo lo spread tra Btp e Bund a 103 punti mentre la quotazione del decennale italiano, il Btp, scende a 3,58 per cento. Si rafforza l’euro rispetto al dollaro mentre i timori si trasferiscono verso Wall Street.
Minacce
Trump, infatti, ha minacciato direttamente Apple ipotizzando dazi al 25 per cento per l’import di cellulari negli Stati Uniti. “Ho informato da tempo Tim Cook di Apple – scrive su Truth – che mi aspetto che gli iPhone venduti negli Stati Uniti siano fabbricati e costruiti negli Stati Uniti, non in India o altrove. In caso contrario, Apple dovrà pagare dazi di almeno il 25 per cento negli Stati Uniti”. Il conflitto commerciale sembrava in via di risoluzione e ora The Donald lo fa ripiombare nel caos generato dall’annunci dei dazi lo scorso 2 aprile. Ciò che non va giù agli Stati Uniti è la lentezza del processo di confronto con l’Unione Europea. Eppure è stato lo stesso Trump ad aver annunciato una prima sospensione dei dazi nei confronti dell’Ue per novanta giorni. È la solita tattica di minacciare per dare uno scossone alle trattative? Anche se fosse, possiamo ben evidenziare che ad oggi questa strategia ha portato ben poco gli Usa che hanno dovuto fare marcia indietro su tutti i tavoli delle trattative.
Italia
Con un livello di scontro così alto, nessuna industria europea né tantomeno italiana si potrà salvare dalla scure dei dazi.
Ad essere colpiti sono i settori agroalimentare, auto, moda e farmaci con tutte le aziende ad essi collegati. Non dimentichiamo, inoltre, che l’Italia è uno dei principali Paesi esportatori verso gli Stati Uniti. Nel 2024, il Belpaese ha esportato merci per oltre 64 miliardi di euro con una bilancia ampiamente positiva di 24 miliardi di euro. L’attacco di Trump mette seriamente alla prova anche il ruolo di Giorgia Meloni. In che modo, infatti, la premier italiana potrà spuntare clausole migliori per l’Italia? Davvero Trump sarebbe disposto a realizzare un accordo differenziato con il Belpaese in virtù del suo rapporta con “Giorgia”? Sono domande che, al momento, non trovano alcuna risposta. Intanto mercati, imprese e famiglie perdono investimenti e risparmi a causa dei mercati finanziari negativi.
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