Tetsuo Sakamoto avrebbe spiegato in una lettera indirizzata al figlio i motivi della tragedia. È stato trovato morto con la moglie in un appartamento in via Civitella d’Agliano, alla Collina Fleming, a Roma. Era nella vasca da bagno il 92enne per anni docente all’Università Orientale di Napoli, riconosciuto commendatore della Repubblica. Sua moglie Eiko Sakamoto aveva 90 anni ed è stata ritrovata morta anche lei nell’abitazione. Si ipotizza al momento che si tratti di un caso di omicidio-suicidio. Il sostituto procuratore Antonino di Maio ha aperto un fascicolo d’inchiesta.

La donna era malata terminale. Gli agenti del commissariato di polizia di Ponte Milvio sono accorsi sul posto nella mattinata di ieri dopo l’allarme lanciato da uno dei due badanti della coppia giapponese. L’uomo sarebbe stato trovato nella vasca da bagno con l’addome tagliato. Una dinamica che ricorda l’harakiri, la modalità di suicidio praticato in antichità dai samurai: si squarciavano il ventre con una lama sacrale.

La donna invece potrebbe essere stata uccisa nel sonno con un colpo alla testa con un corpo contundente. Dinamica ancora tutta da confermare. Si procederà con l’autopsia. Sul tavolo la lettera indirizzata al figlio Mario (e anche ai badanti), scritta in ideogrammi giapponesi, che somiglierebbe a un testamento. Non è chiaro se sia stata scritta solo dall’uomo. “Vi comunico che in una tragedia, stamani sono volati in cielo i miei amati genitori. Vi prego di non fare domande ma di mandare solo una preghierina per le loro anime”, il commento del figlio Mario, corrispondente sportivo di importanti giornali giapponesi ed ex pilota professionista di moto.

Le forze dell’ordine hanno acquisito i telefonini della coppia, il computer e altri supporti informatici. Sentiti il figlio e alcuni parenti della coppia. Il Messaggero nella sua ricostruzione scrive che il gesto estremo, compiuto nella notte di mercoledì, sarebbe stato causato da “una sorta di stanchezza nei confronti della vita”, e dalla grave malattia della donna e dagli acciacchi dell’uomo. Da tempo ormai uscivano poco. Sakamoto era stato professore di italiano presso l’università degli studi stranieri di Tokyo, autore di numerosi saggi, vice-presidente dell’associazione Italia-Giappone, ospite in diverse occasioni al Meeting di Rimini. All’Orientale di Napoli aveva insegnato dal 1970 al 2002.

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