L'allarme dopo l'assenza da lavoro
Uccisa a coltellate, trovata morta mamma di 23 anni fuggita dall’Ucraina: fermato in stazione l’ex marito
Trovata morta con i segni di tre coltellate nelle campagne di Villa Giulia, nel territorio di Fano (Pesaro Urbino). È stata uccisa così una ragazza di soli 23 anni, Anastasia Alashri, madre di un bambino di tre anni.
Ad ucciderla potrebbe esser stato l’ex marito, 32enne di nazionalità egiziana, bloccato dai carabinieri alla stazione di Bologna verosimilmente tentava di allontanarsi dal territorio nazionale. Sottoposto a interrogatorio su dove si trovasse la donna, l’uomo ha fornito agli inquirenti alcuni dettagli su dove fosse. La Procura della Repubblica di Pesaro, scrive LaPresse, ha emesso immediatamente decreto di fermo per il reato di omicidio notificato all’indagato presso il Comando Provinciale carabinieri di Bologna, poi rinchiuso alla casa circondariale di Bologna. Sarebbe stato proprio il marito, fermato alla stazione di Bologna, a indicare agli inquirenti il luogo dell’aggressione.
La vittima, fuggita lo scorso mese di marzo dalla guerra in Ucraina, lavorava dallo scorso maggio in un ristorante di Fano, la ‘Osteria della Peppa’: domenica non si era presentata al lavoro, portando così alla denuncia di scomparsa.
Il suo corpo è stato trovato privo di vita e con ferite in varie parti del corpo questa mattina da vigili del fuoco e carabinieri, impegnati dalla serata di domenica nella sua ricerca. Secondo quanto riferisce l’Ansa, la 23enne era andata dall’ex per riprendersi alcuni capi d’abbigliamento. La giovane, separata dal marito pasticciere, voleva rifarsi una vita con un nuovo compagno.
I rapporti all’interno della coppia, scrive l’Agi, si erano deteriorati: Anastasia si era rivolta ai carabinieri venerdì 11 novembre per denunciare le vessazioni del marito ed era andata via di casa, trovando ospitalità presso l’abitazione di un collega di lavoro. Ieri sarebbe rientrata nella casa coniugale per prelevare abiti ed effetti personali e avrebbe incontrato il marito: tra i due sarebbe nata una lite, culminata probabilmente con il delitto.
Le forze dell’ordine hanno posto sotto sequestro l’abitazione dell’indagato e la sua automobile, dove sono in corso ulteriori accertamenti di natura scientifica. Il 32enne pasticciere egiziano ha anche permesso il ritrovamento di una borsa con degli indumenti da donna e due armi bianche che potrebbero avere attinenza con l’omicidio di Anastasia.
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