La decisione del Presidente Usa
Ucraina, Joe Biden stoppa l’ingresso rapido nella Nato. Obiettivo: togliere alibi a Putin
Si sfoltisce l’agenda dell’incontro che a luglio si svolgerà a Vilnius fra gli Stati membri del consiglio Nato e l’Ucraina, cui parteciperà anche Volodymyr Zelensky. Per ora, la Casa Bianca pone un veto sull’ingresso in tempi rapidi dell’Ucraina nella Nato. Il motivo? Smontare le minacce atomiche di Putin
Joe Biden stavolta l’ha detto in modo netto: l’Ucraina non entrerà in tempi brevi nella Nato e dovrà seguire la procedura di tutti gli altri Paesi membri. Il messaggio più che a Zelensky sembra diretto ai paesi dell’Europa del nord come la Polonia, la Romania e le Repubbliche baltiche che sembrano cecare lo scontro diretto con la Russia.
Gli Stati Uniti anche in passato sono stati contrari all’ingresso di Kiev nell’alleanza, sia per il decennale contenzioso con la Russia sia perché ancora quella nazione non raggiunge tutti gli standard richiesti per una democrazia occidentale.
In questo modo il presidente amaricano ha sfoltito l’agenda dell’incontro che a luglio si svolgerà a Vilnius fra gli Stati membri del consiglio Nato e l’Ucraina, cui parteciperà anche Volodymyr Zelensky.
Il “no” di Biden ha non solo lo scopo di raffreddare i più bollenti spiriti del Nord Europa, ma anche quello di mettere in imbarazzo Vladimir Putin sottraendogli l’alibi con cui il Presidente russo ha giustificato il dispiegamento di missili atomici in Bielorussia. Putin li ha schierati sostenendo che l’Ucraina è di fatto un membro della NATO e che di conseguenza la Nato rischia il confronto militare.
Biden aveva già definito “sciagurata decisione” quella di mettere in posizione di lancio le atomiche in Bielorussia, dandogli dell`irresponsabile. Ora Putin ha un’arma propagandistica in meno, ma difficilmente ritirerà le rampe e i missili.
Il segretario generale Della NATO Jens Stoltenberg ha comunque rassicurato Zelensky sul fatto che l’Ucraina avrà a Vilnius un posto speciale e un trattamento adeguato alle sue esigenze di difesa: “Ma senza sprechi”.
Zelensky tutto questo lo sa e per ora si contenta delle armi e munizioni di cui scarseggia il suo esercito la cui tanto attesa controffensiva sta dando per ora risultati poco brillanti.
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