Una diga e una centrale idroelettrica critiche lungo la linea del fronte nell’Ucraina meridionale sono state distrutte, come mostrano alcuni video pubblicati dal New York Times.

Nei filmati, un volume significativo di acqua scorre liberamente attraverso la diga e la centrale elettrica, che è stata divisa a metà.

La diga, che è sotto il controllo russo, gestisce un bacino idrico che fornisce acqua potabile, per l’agricoltura e per il raffreddamento di una vicina centrale nucleare. Le conseguenze potrebbero quindi essere importanti: le comunità lungo il lato russo occupato del corso d’acqua rischiano di essere inondate e spazzate via. La distruzione rappresenta anche un rischio significativo per i porti e i silos di grano vicini, oltre che per l’ecosistema circostante.

Le immagini non forniscono indicazioni su cosa abbia causato i danni. Il comando militare meridionale dell’Ucraina ha incolpato le truppe russe per la distruzione.

Sia l’esercito ucraino che il governatore locale hanno diffuso agli abitanti di Kherson istruzioni per l’evacuazione della popolazione in caso di esplosione della centrale elettrica. La polizia nazionale e i servizi di emergenza statali dell’Ucraina stanno evacuando i civili nelle zone di inondazione sulla riva destra del fiume Dnipro, tra cui alcune parti di Kherson e 10 villaggi, ha dichiarato il Ministero degli Affari Interni ucraino in un comunicato.

La distruzione della diga, che trattiene una massa d’acqua grande quanto il Grande Lago Salato nello Utah, potrebbe causare inondazioni distruttive in una vasta area che ospita un gran numero di abitazioni e mettere a rischio anche la vicina centrale nucleare di Zaporizhzhia, la più grande d’Europa, abbassando il livello dell’acqua nel bacino di raffreddamento.

L’intelligence militare ucraina aveva avvertito nelle ultime settimane che i russi avrebbero potuto creare un’emergenza nella centrale per fornire un pretesto per un cessate il fuoco e prevenire così una controffensiva ucraina.

Secondo l’agenzia ucraina Unian, che pubblica un filmato che mostra i gravi danni subiti dalla diga, laresponsabilità dell’accaduto è da imputarsi all’esercito russo. La distruzione da parte della Russia della diga Nova Kakhovka nel sud dell’Ucraina rappresenta un “ecocidio”, ma si sta lavorando per garantire la sicurezza dei residenti locali. Così su Telegram, Andriy Yermak, il capo dell’ufficio del presidente ucraino Volodymyr Zelensky.

Nel corso della mattinata, giunge conferma che la centrale idroelettrica di Kakhovka è andata completamente distrutta “a seguito dell’esplosione della sala macchine dall’interno” e non è riparabile: così riferisce l’emittente statale ucraina Suspilne, che cita la società statale Ukrhydroenergo. L’operatore gestisce numerose centrali idroelettriche lungo i fiumi Dnipro e Dniester.

Nel contempo, le forze ucraine continuano a bombardare con l’artiglieria l’area della diga di Novaya Kakhovka, secondo un corrispondente dell’agenzia russa Ria Novosti sul posto. Secondo le autorità filorusse locali, la diga era già stata colpita durante la notte da un bombardamento con razzi ucraini che ne ha provocato la parziale distruzione.

Redazione

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