Il cardinale Matteo Maria Zuppi, arcivescovo di Bologna e presidente della Conferenza episcopale italiana, è l’inviato scelto dal Pontefice per avviare un percorso di ascolto con le autorità ucraine, al fine di raggiungere la pace.

Il Presidente Cei, Zuppi, infatti, sarà oggi e domani a Kiev in qualità di inviato di Papa Francesco, così come reso noto dalla Sala stampa della Santa Sede.

“Si tratta”, si è riferito con la comunicazione, rilanciata dal Servizio di informazione religiosa (Sir), “di una iniziativa che ha come scopo principale quello di ascoltare in modo approfondito le autorità ucraine circa le possibili vie per raggiungere una giusta pace e sostenere gesti di umanità che contribuiscano ad allentare le tensioni”.

Non è stata data notizia, al momento, di un possibile e analogo viaggio a Mosca. Tuttavia, da fonti russe arriva l’ipotesi. L’agenzia di stampa Ria, infatti, riporta quanto avrebbe affermato Leonid Sevastianov, capo dei “Vecchi credenti” in Russia e interlocutore russo di Papa Francesco. “Il cardinale Zuppi visiterà anche la Russia – ha detto Sevastyanov – dovrà tornare in Vaticano dal papa per consultazioni. Dopodiché, una volta analizzata e definita una posizione e una proposta per la parte russa, andrà a Mosca”. Secondo il capo dei “Vecchi credenti”, il cardinale potrebbe incontrare il ministro degli Esteri russo Sergey Lavrov e il presidente Vladimir Putin. Un’ipotesi che, d’altro lato, viene smentita dalle autorità russe, nel corso della giornata: “Il presidente russo Vladimir Putin non ha per ora in programma un incontro con il cardinale Matteo Zuppi”, ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov citato dalla Tass. “Se  sarà inserito un incontro, vi informerò”, ha detto Peskov ai giornalisti.

Zuppi aveva ottenuto l’incarico di inviato a Kiev lo scorso 20 maggio, notizia che era stata diffusa dalla Sala Stampa vaticana. Successivamente, il Segretario di Stato Vaticano, cardinale Pietro Parolin, aveva sottolineato che non si sarebbe trattato di una missione volta alla mediazione, ma con l’obiettivo di “cercare soprattutto di favorire il clima, favorire un ambiente che possa portare a percorsi di pace“.

La visita di Zuppi, in quanto inviato del Papa in Ucraina, ha luogo nel contesto del mantenimento di un costante dialogo diplomatico con la Santa Sede. La consideriamo un’altra opportunità per il Vaticano di vedere da vicino la realtà della guerra di aggressione della Russia e avere informazioni dettagliate sulla formula di pace in 10 punti di Zelensky, con lo scopo di portare una pace giusta e duratura in Ucraina”, ha detto all’Ansa il portavoce del ministero degli Esteri ucraino. Kiev, ha aggiunto, “si aspetta sforzi del Vaticano nell’aiutarci a riportare a casa i bambini ucraini che sono stati portati illegalmente e forzatamente in Russia”.

 

 

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