Gli attacchi lungo la regione al confine: cittadini russi invitati a lasciare le case
La guerra si sposta in Russia, offensiva a Belgorod e droni caduti in autostrada: nel Donbass “uccisi 250 soldati ucraini”

In attesa della controffensiva di Kiev, annunciata da giorni e ormai prossima, la Russia di Vladimir Putin giorno dopo giorno deve sempre più guardarsi da attacchi e invasioni interne ad opera dei partigiani filo-ucraini, così come annunciato nei giorni scorsi dal rappresentante politico della Legione Russia Libera Ilya Ponomarev. Azioni registrate soprattutto nella regione al confine di Belgorod dove il governatore della regione, Vyacheslav Gladkov, si è detto “pronto a incontrare i sabotatori ucraini al checkpoint di Shebekino per salvare i prigionieri russi, se sono ancora vivi”. Circostanza, quest’ultima, di cui dubita.
Questa la risposta delle istituzioni russe all’annuncio dei sabotatori che hanno detto di aver preso due soldati delle truppe di Mosca come prigionieri e di volersi incontrare in una chiesa nel giorno della Trinità, festa ortodossa. “Ho visto l’appello di mascalzoni, assassini e fascisti che presumibilmente vogliono incontrarmi, offrendo una conversazione sui prigionieri – ha detto – se sono vivi, dalle 17 alle 18 al checkpoint di Shebekino, garantisco la sicurezza”.
Governatore che ha poi invitato i cittadini ad ascoltare “le autorità e lasciate provvisoriamente le vostre case per preservare ciò che è più importante, che è la vostra vita e quella dei vostri cari”. Sul suo canale Telegram, il funzionario ha spiegato che l’appello non è solo per il distretto di Shebekino, il più colpito dagli attacchi dei giorni scorsi, ma per tutte le aree coinvolte dai bombardamenti. Gladkov ha riferito che durante la notte ci sono stati attacchi dell’artiglieria Ucraina contro Shebekino – dove ieri sono morte due donne – e Volokonovski, dove si registrarono numerosi danni, ma nessuna vittima.
Cittadini russi, più di 4.000 persone (tra cui molti bambini), che si trovano ora nei centri di accoglienza, per lo più scuole e dormitori universitari. Intanto il fondatore del del Gruppo Wagner, Evgeny Prigozhin, da mesi in conflitto con i colonnelli di Putin, ha confermato oggi che le Forze armate ucraine controllano la periferia sud-occidentale di Bakhmut, come aveva affermato ieri la viceministra della Difesa ucraina, Hanna Malyar.
“Continueremo a sostenere l’Ucraina” affinché compia i “maggiori progressi possibili sul campo di battaglia così da essere in una posizione più forte al tavolo delle trattative. Riteniamo che la controffensiva consentirà” a Kiev di riconquistare dei “territori strategici occupati dalla Russia”. Lo afferma Jake Sullivan, il consigliere alla sicurezza nazionale della Casa Bianca in un’intervista alla Cnn, precisando che gli Stati Uniti ritengono che la “Cina dovrebbe giocare un ruolo costruttivo in una pace giusta per l’Ucraina”. Sullivan spiega come la controffensiva “non è un esame. Non daremo voti all’Ucraina, non diremo hai fatto bene o male sulla base di quello che le abbiamo dato”.
The governor of the Belgorod region admitted that Russian volunteers had again entered the territory of the Russian Federation. According to him, fighting with the “SRG” continues near Novaya Tavolzhanka.
The “Russian Volunteer Corps” and the Legion “Freedom of Russia”… pic.twitter.com/M3QsmTrWXP
— Anton Gerashchenko (@Gerashchenko_en) June 4, 2023
RESPINTA OFFENSIVA PARTIGIANI – Dal canto suo il Cremlino fa sapere che è stata respinta l’incursione dei sabotatori ucraini nella regione di Belgorod avvenuta nella giornata di domenica 4 giugno. Il ministero della Difesa russo ha spiegato che “un tentativo da parte di un gruppo di sabotaggio e ricognizione di terroristi ucraini di attraversare il fiume vicino all’insediamento di Novaya Tavolzhanka”. è stato rilevato dalle unità del distretto militare occidentale e del servizio di frontiera dell’Fsb. I sabotatori, però, informa Mosca, “sono stati colpiti dall’artiglieria, il nemico si è disperso ritirato”.
RESPINTA OFFENSIVA UCRAINA: UCCISI 250 SOLDATI – Le forze armate ucraine non sono riuscite in un’offensiva su larga scala in cinque settori del fronte in direzione Yuzhno-Donets. Lo ha dichiarato il rappresentante ufficiale del ministero della Difesa russo, il tenente generale Igor Konashenkov. “La mattina del 4 giugno – ha precisato Konashenkov – il nemico ha lanciato un’offensiva su larga scala in cinque settori del fronte in direzione Yuzhno Donetsk introducendo in battaglia le brigate meccanizzate 23 e 31 dalle riserve strategiche delle forze armate dell’Ucraina, con il supporto di altre unità e subunità militari. L’obiettivo del nemico era quello di sfondare le nostre difese nel settore a suo avviso più vulnerabile del fronte. Il nemico non ha raggiunto i suoi obiettivi, non ha avuto successo”. Secondo Konashenkov, “il nemico ha coinvolto sei battaglioni meccanizzati e due carri armati. A seguito delle azioni abili e competenti del Gruppo di forze orientale, le perdite delle forze armate ucraine ammontavano a oltre 250 persone, 16 carri armati, tre veicoli da combattimento di fanteria e 21 veicoli corazzati da combattimento.
DRONI CADUTI IN RUSSIA – Il governatore della regione di Kaluga, che si trova a sud di Mosca, ha detto che due droni sono caduti sull’autostrada M3 Ucraina, vicino alle città di Zhizdra e Duminichi. Non c’è stata alcuna detonazione e i siti sono stati isolati dagli investigatori, ha detto il governatore Vladislav Shapsha.
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