La loro colpa? Essere nati nella regione di Donetsk
Foto. Guerra Ucraina, 484 i corpi dei bambini. Vittime degli adulti | La denuncia: a Kiev rifugi antiaerei chiusi a chiavi
Come in ogni guerra si fanno i conti e questi numeri sono quelli che sconvolgono di più. Gli scontri tra Russia e Ucraina sono arrivati al giorno 464, più di un anno di terrore e morte che non sembra volersi placare. E in totale sono stati raccolti 484 corpi di bambini di ogni età. 992 quelli feriti dall’inizio dell’invasione russa, il 24 febbraio 2022. Vittime innocenti morte sotto i bombardamenti della guerra che fanno gli adulti. La loro colpa? Essere nati nella regione di Donetsk.
E nella notte intanto, nuova ondata di attacchi su Kiev. L’Ucraina “ha il diritto di difendersi”, afferma il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, parlando degli ultimi attacchi con droni che hanno colpito Mosca. Zelensky invece lancia un monito: “Le autorità locali ucraine devono assicurarsi che i rifugi contro i raid aerei restino sempre aperti e accessibili 24 ore al giorno”.
A Kiev rifugi antiaerei chiusi a chiave
Un avvertimento, quello del presidente ucraino, che si riferisce alla notte tra mercoledì e giovedì, quando con la capitale Kiev colpita da missili e droni russi, alcuni rifugi erano chiusi a chiave. Quattro persone sono state arrestate. Durante l’attacco missilistico hanno perso la vita tre persone tra cui una bambina di nove anni.
Gli arrestati sono il primo vice capo dell’amministrazione statale del distretto di Desnyan, il direttore del vicino ospedale e del suo vice, nonché una guardia giurata dell’ospedale. I quattro sono sospettati di negligenza, mentre proseguono le indagini per accertare le responsabilità di ciascuno. Le tre vittime si trovavano vicino al rifugio quando sono state colpite da frammenti di un missile russo abbattuto dalla difesa aerea ucraina.
La Svizzera non invia armi a Kiev: “Storicamente neutrali”
La camera bassa del Parlamento svizzero ha respinto una proposta che mirava ad autorizzare il trasferimento di armi fabbricate in Svizzera al’Ucraina. Il presidente della Confederazione elvetica Alain Berset ha incontrato il collega ucraino Volodymyr Zelensky al vertice della Comunità politica europea in Moldavia.
I due leader hanno affrontato questo argomento. Storicamente la Svizzera, paese di 8,9 milioni di abitanti, ha una posizione di neutralità. Ma il dibattito su questo argomento agita il paese dall’inizio dell’invasione della Russia in Ucraina.
La Svizzera ha adottato tutte le sanzioni prese da Bruxelles contro Mosca, pur non facendo parte dell’Ue, ritenendole compatibili con la sua neutralità ma, nonostante le pressioni di Kiev e dei suoi alleati, non ha autorizzato i paesi che detengono armi fabbricate in Svizzera a esportarle in Ucraina.
Mattarella: “Italia fermamente schierata per la libertà dell’Ucraina”
“Ad oltre un anno di distanza, la Repubblica Italiana, insieme alla comunità internazionale, è ancora impegnata a contrastare l’aggressione condotta dalla Federazione Russa al popolo ucraino.” ha affermato il presidente Sergio Mattarella in occasione delle celebrazioni del 2 giugno.
“L’Italia è fermamente schierata per la difesa della sua libertà, integrità territoriale e indipendenza, perché non vi sia un futuro nel quale la forza del diritto viene sostituita dal diritto del più forte. Una ordinata comunità internazionale non può che basarsi sul rispetto di questi principi”- conclude Mattarella, in un messaggio inviato al capo di Stato Maggiore della Difesa, ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone.
Zelenksy: “Congratulazioni a Meloni e Italia per Festa Repubblica”
Il presidente ucraino Zelensky fa le sue congratulazioni a GiorgiaMeloni e al popolo italiano per la Festa della Repubblica Italiana: “Apprezziamo la solidarietà e il pieno supporto dell’Italia nella difesa della sovranità e dell’indipendenza dell’Ucraina. Oggi l’Ucraina lotta per i valori europei di democrazia e libertà, che condividiamo con il popolo italiano. Insieme raggiungeremo il nostro obiettivo comune: una pace giusta e sostenibile in Europa e nel mondo!”
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