Il voto a Bruxelles
Parlamento Europeo, nel voto sulle munizioni all’Ucraina il Pd si spacca in tre
Domani l’Europarlamento sarà impegnato nel voto sul piano di aiuti militari all’Ucraina, il cosiddetto ASAP, ovvero il fondo destinato a produrre munizioni di supporto all’esercito ucraino, impegnato nella resistenza agli attacchi da parte russa. Renew si presenta compatta e voterà a favore. Incerta la linea dei Dem

Il Parlamento europeo ha votato oggi la proposta di legge per l’aumento della produzione di munizioni e missili per compensare le forniture dirette all’Ucraina. La legge “mira ad accelerare la consegna di munizioni e missili all’Ucraina e ad aiutare gli Stati membri a rifornire i propri arsenali.
Il regolamento Asap per rifornire l’esercito ucraino e ripianare le scorte belliche dei Paesi dell’Unione è stato approvato, ma sono stati bocciati gli emendamenti del Pd. Gli europarlamentari Dem, come previsto alla vigilia del voto, hanno votato in tre modi differenti: 9 favorevoli, 5 astenuti, 1 contrario.
Dopo la bocciatura degli emendamenti che chiedevano lo stop all’uso dei fondi Pnrr e di Coesione per l’acquisto di armi e munizioni la maggioranza della delegazione, sei europarlamentari, incluso il capodelegazione Pd Brando Benefei, hanno supportato il piano della Commissione. In S&D contrario Massimiliano Smeriglio. Astenuti invece Piero Bartolo, Camilla Laureti, Patrizia Toia e Achille Variati. Il voto di Alessandra Moretti è stato inizialmente conteggiato fra gli astenuti; la parlamentare ha poi confermato di essersi schierata a favore di ASAP.
Contraria la delegazione del M5s e i verdi Piernicola Pedicini e Rosa D’Amato. Astenuto l’ex M5s Giarrusso.
Renew Europe, invece, ha votato in modo compatto a favore del Piano, così come annunciato ieri.
“Nel Pd vince la confusione, tre voti differenti al Parlamento Europeo sul sostegno alla produzione Ue di munizioni (Asap) e all’Ucraina”, commentano gli eurodeputati Nicola Danti (IV)vicepresidente del gruppo Renew Europe e Giosi Ferrandino (Az).
“D’altra parte – aggiungono – è naturale, quando la stessa Segretaria è stata orientata fino all’ultimo per l’astensione e si astiene pure un’eurodeputata componente della segreteria. In ogni caso a Bruxelles la sua mediazione è fallita. Renew Europe ha votato convintamente si, ritenendo questo voto un primo passo verso il sistema di difesa comune europeo”
“Avrei avuto piacere di vedere al Parlamento Europeo un PD unito in difesa dell’europeismo sulla produzione di munizioni. Invece tre comportamenti di voto diversi, che confusione”, commenta sui social l’ex capogruppo dem Andrea Marcucci.
Il voto odierno, nello specifico, riguardava l’Act in support of ammunition production (Asap), ovvero la norma promossa dal commissario al Mercato interno, Thierry Breton. L’ASAP – ironia della sorte, l’acronimo che significa, in inglese, “prima possibile” – fcon un finanziamento da 500 milioni punta ad aumentare il potenziale dell’industria della Difesa continentale. L’obiettivo dichiarato è quello di arrivare a fabbricare un milione di proiettili l’anno in supporto della resistenza dell’Ucraina agli attacchi quotidiani da parte russa. Il piano, giocando sull’acronimo scelto, ha una priorità dunque: gli aiuti militari all’Ucraina sono urgenti. Le munizioni prodotte, naturalmente poi verranno inviate in Ucraina, dove l’esercito ha sempre più bisogno di rifornimenti. Tuttavia, i dettagli sono ancora in corso di definizione.
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