L’effetto Schlein, atteso vanamente nel turno elettorale amministrativo di domenica scorsa, si materializza improvvisamente a Bruxelles, durante il voto del Parlamento Europeo sul sostegno alla produzione Ue di munizioni. Il Pd si spacca in tre, dieci favorevoli, un contrario, quattro astenuti (compresa l’eurodeputata Camilla Laureti, componente della segreteria).

E dire che per trovare un’intesa erano state convocate due riunioni fiume, la prima con la segretaria in video collegamento, che evidentemente, visto il risultato, sono servite a poco. La frantumazione del Pd merita però di essere raccontata nei dettagli. Elly Schlein, in vista di questo voto dell’assemblea di Bruxelles, si era messa in testa di dare un primo segnale di discontinuità sull’Ucraina, escludendo quindi il voto favorevole. Poi è arrivata la domenica del disastro nelle città e soprattutto i colloqui con Paolo Gentiloni, Lorenzo Guerini ed Enrico Letta che la sconsigliano, e così nasce l’escamotage degli emendamenti sul Pnrr.

La segretaria così si presenta alla riunione del suo gruppo parlamentare in stato confusionale, il cuore la porterebbe naturalmente all’astensione o al voto contrario, nella testa invece risuonano le parole del commissario Gentiloni, “Elly non lo fare, avresti contro anche tutto il gruppo S&D”. Il messaggio che arriva ai suoi colleghi dell’Europarlamento, è praticamente incomprensibile ma i più lo traducono con un ‘fate un po’ come vi pare’.

Ed è quello che succede oggi, tra voti sbagliati (Moretti e Toia conteggiate tra le astenute, invece sono favorevoli), astensioni, contrarietà. Fa la differenza la posizione di Camilla Laureti, responsabile dell’agricoltura nella segreteria dem, che resta fedele all’impostazione di Elly: si astiene. È bastato il primo impatto con la realtà per mandare in frantumi la propaganda dei primi giorni. In meno di una settimana, il Pd è tornato quello di sempre, la cura di Elly è svanita velocemente.

 

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Vive a Roma ma è cresciuto a Firenze, è un antico frequentatore di corridoi, ha la passione per Philip Roth e per le melanzane alla parmigiana, predilige il paesaggio della Versilia