A margine degli incontri al G7 il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha ribadito ai leader che l’Ucraina “ha offerto al mondo una formula per ottenere la pace perché fino a che gli invasori russi rimarranno in territorio ucraino, nessuno siederà al tavolo dei negoziati con la Russia.” 

Zelensky non ha dubbi riguardo una futura vittoria dell’Ucraina contro “il colonizzatore russo che deve andarsene” ma è critico nei confronti del resto del mondo che, a suo dire, non ha abbastanza “potere per costringere la Russia passo dopo passo a ristabilire la pace”, anche attraverso l’utilizzo delle armi. “Abbiamo sviluppato una formula di pace in modo che tutti nel mondo possano scegliere l’oggetto che è in grado di aiutare a implementare. Dal Giappone ai Paesi arabi, dall’Europa all’America Latina, troviamo il sostegno alla formula della pace. E continuiamo questo lavoro”, conclude Zelensky in un messaggio sui social.

Intanto gli Stati Uniti forniranno nuove armi e munizioni all’Ucraina. L’annuncio è arrivato dal presidente americano Joe Biden durante un incontro con il suo omologo Zelensky a margine del vertice del G7 a Hiroshima, in Giappone. Il nuovo pacchetto includerà “munizioni, artiglieria e veicoli blindati”, ha dichiarato Biden. L’annuncio segue il via libera da parte di Washington agli alleati per la fornitura di jet da combattimento F-16 a Kiev.

E proprio l’invio degli F16 secondo Zelensky si rivelerà un momento storico per l’Ucraina e per “l’intera architettura della sicurezza in Europa e nel mondo. Sono grato – ha aggiunto – per la decisione di addestrare i nostri piloti su moderni aerei da combattimento.” 

F16 che i piloti ucraini ancora non sanno utilizzare. E proprio per questa ragione gli Stati Uniti intraprenderanno sforzi congiunti con i loro partner “per addestrare i piloti ucraini all’impiego di aerei da combattimento di quarta generazione F-16” – ha dichiarato il presidente degli Stati Uniti Joe Biden durante l’incontro a Hiroshima. Ribadendo peraltro il sostegno di Washington alle condizioni di pace poste da Kiev: “Sovranita’ e integrita’ territoriale non devono essere negoziabili”, ha detto il presidente Usa.

Ancora non è chiaro invece se la città di Bakhmut sia sotto il controllo russo. Dal fronte arrivano le notizie più disparate. Il presidente Zelensky rispondendo a una domanda della stampa durante il colloquio con il presidente degli Stati Uniti Joe Biden aveva risposto “penso di no” a una domanda in cui gli si chiedeva se l’Ucraina controllasse ancora la citta’ situata nella regione di Donetsk. E non è tardato ad arrivare il messaggio del presidente russo Vladimir Putin che si è già congratulato con le forze russe e i mercenari del Gruppo Wagner per aver catturato la città ucraina di Bakhmut.

Nel frattempo arriva la notizia del decesso del viceministro della Scienza e dell’Istruzione superiore della Federazione Russa Piotr Kucherenko, di ritorno da un viaggio d’affari a Cuba. “Piotr Kucherenko si e’ ammalato sull’aereo su cui la delegazione russa stava tornando da un viaggio d’affari a Cuba. L’aereo e’ atterrato nella citta’ di Mineralnje Vodij, dove i medici hanno cercato di fornire assistenza, ma non e’ stato possibile salvare Piotr Aleksandrovich” si legge in una nota.

Giulio Pinco Caracciolo

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