Tra le accuse principali rivolte dai 123 medici a Matteo Bassetti c’è quella di “aver attaccato e insultato i colleghi che volevano informare i loro pazienti sui vantaggi e svantaggi della inoculazione, definendoli cattivi maestri”. Il provvedimento disciplinare prende certamente in considerazione i fatti dell’agosto 2021, quando Bassetti si scagliò contro il premio nobel Luc Montagnier.

La vicenda si è conclusa solamente lo scorso aprile, quando il giudice del tribunale civile di Genova ha accolto parzialmente la richiesta di condanna dell’infettivologo Matteo Bassetti, costretto al pagamento di seimila euro agli eredi dello scienziato e premio nobel Luc Montagnier (morto nel febbraio 2022) per gli insulti rivolti durante un dibattito a Sutri. In piena pandemia, nell’agosto 2021, con il dibattito sull’utilità dei vaccini che infiammava talk e conferenze e Bassetti definì Montagnier “un rincoglionito con problemi di demenza senile” per le sue posizioni sui vaccini. Montagnier era infatti tra gli scienziati ad aver espresso più dubbi in materia, diventando presto un esponente autorevole della sponda No-vax in tutto il mondo.

Una frase, secondo il disposto del giudice, diretta a screditare il valore della persona, per nulla centrata nell’argomento scientifico del dibattito e per questo definita chiaramente “offensiva e lesiva dell’onore e della reputazione del ricorrente” oltre che della “sua condizione umana di anziano”.

Le parole vennero pronunciate davanti al sindaco di Sutri, Vittorio Sgarbi l’allora sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri e l’ex magistrato Luca Palamara. Bassetti si era difeso invocando, tra gli altri argomenti, il diritto di critica.

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