Una giornata di Serie A da giocare tutta all’estero. È questa l’ultima idea che impazza nella Lega del massimo campionato italiano di calcio, pronto ad andare oltre il format della Supercoppa italiana in corso di svolgimento in questi giorni a Riyad (che nei prossimi sei anni ospiterà la competizione altre quattro volte) per continuare ad attrarre nuovi investitori, valorizzare il brand e naturalmente incassare un forte gettone di presenza.

La Serie A pronta a seguire l’esempio NBA

L’ipotesi di portare tutte le dieci partite di un turno di Serie A fuori dai confini nazionali è stata lanciata quest’oggi dal presidente della Lega Serie A Lorenzo Casini, ospite del Riyad Social Forum Summit. Un evento che seguirebbe “l’esempio dell’Nba”, ma anche quello dell’NFL, che soltanto nel 2023 ha fatto tappa in Europa con cinque partite organizzate tra Regno Unito e Germania. Non è un mister che la Lega stia valutando l’Arabia : “Per il calcio è diventato un Paese di riferimento già da anni – ha ricordato Casini -, ma tra i punti sfavorevoli, naturalmente, c’è l’assenza dei tifosi, potrebbero perdere una giornata. Tempistiche? Al momento non sarebbe possibile giocare il campionato all’estero senza autorizzazione da parte di Fifa e Uefa”.

Se a livello economico i 23 milioni garantiti dai sauditi sono stati un ottimo incentivo per garantire il sì allo spostamento oltreconfine della final-four, a stabilire il flop dell’iniziativa è stata l’assenza di pubblico sugli spalti: vuoti e silenziosi. Intanto, dopo la finale di Supercoppa, Riyad non dirà addio alla Lega: “Entro la prossima primavera – ha stimato Casini – apriremo qui un ufficio, in collaborazione con la lega saudita, dopo quelli già operativi a New York ed Abu Dhabi. Poi andremo a Singapore, entro la fine dell’anno, e quindi in Argentina a Buenos Aires. Il passaggio successivo sarà l’Africa”.

 

Redazione

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