È tutto pronto allo Spallanzani di Roma e negli altri ospedali coinvolti, per il ‘vaccine-day’. Il primo carico, arrivato in Italia ieri dallo stabilimento belga della Pfizer, contiene 9.750 dosi che vengono smistate in queste ore per arrivare, entro domenica mattina, in tutte le strutture che, da Nord a Sud, parteciperanno alla giornata europea del vaccino anti-Covid.

Allo Spallanzani, dove nel febbraio scorso vennero curati i primi due casi in Italia, il vaccino sarà somministrato domani a cinque tra medici e infermieri: tra di loro, anche la virologa Maria Capobianchi, a capo del team che, primo in Europa, ha isolato il virus in laboratorio. Nei prossimi giorni proseguiranno le vaccinazioni con ulteriori 950 dosi, che coinvolgeranno anche il personale delle rsa. Dall’ospedale romano sono partite le rimanenti 8.795 dosi, trasportate con l’aiuto di esercito e aeronautica militare nel resto del Paese: le preziose fiale viaggiano su furgoni scortati dai militari.

Per raggiungere le isole e le regioni più lontane entrano in ballo gli aerei messi a disposizione dal ministero della Difesa nell’hub di Pratica di Mare. Domani mattina il ‘V-day’ coinvolgerà l’intero Paese, dall’ospedale Niguarda di Milano, al San Martino di Genova, il San Matteo di Spoleto, il Careggi di Firenze, l’ospedale del Mare di Napoli e il Policlinico di Bari, solo per citarne alcuni.

“È un messaggio di fiducia che si irradia in Italia e in Europa – commenta sui social il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte – Grazie al ministro Speranza, alla struttura commissariale di Arcuri, alle forze armate e a tutti gli operatori sanitari che ci consentiranno di realizzare una campagna di vaccinazioni senza precedenti”.

Dall’aeroporto del grande hub sul litorale romano è partita la prima fase della distribuzione, ma sarà la seconda quella di maggior impegno per la struttura: quando i punti di somministrazione diventeranno 1500 e partirà la campagna vaccinale di massa, presumibilmente nel mese di febbraio, quello sarà il cuore logistico di tutte le consegne. Da gennaio saranno 300 i luoghi di somministrazione del vaccino Pfizer, in gran parte ospedali, perché le caratteristiche del siero e le bassissime temperature di conservazione (-75 gradi) ne limitano la facilità di distribuzione. A partire da febbraio, da Pratica di Mare partiranno lotti di vaccino trasportati con il supporto delle forze armate, nei 1500 punti di somministrazione, cui si aggiungeranno una serie di unità mobili per arrivare a tutti coloro che non potranno raggiungere i punti vaccinali, come gli anziani e i malati che non posso lasciare le proprie abitazioni.

Redazione

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