Altro che variante Omicron, a far scalpore in Nuova Zelanda è quella del ‘furbetto’. Arriva dal Paese dell’Oceania la notizia di un uomo che in un giorno si è fatto inoculare ben 10 dosi del vaccino contro il Coronavirus dietro il pagamento di un compenso, assumendo l’identità di persone che non volevano essere vaccinate ed evitare le restrizioni stabilite dal governo per i no Vax.

Un raggiro possibile grazie alle modalità di vaccinazione in Nuova Zelanda: come spiega Stuff, testata locale che ha reso noto il caso, i centri vaccinali non chiedono ai cittadini i documenti di riconoscimento, limitandosi a chiedere un’autodichiarazione che lascia porte spalancate a possibili truffe ‘in salsa no Vax’.

Un caso su cui la ministra della Salute neozelandese Astrid Koornneef ha espresso” forte preoccupazione”, anche se è sempre ‘Stuff’ a spiegare che la vicenda non finirà sotto investigazione della polizia essendo giudicata una “questione di salute”. “Uno status vaccinale inaccurato mette a rischio voi stessi, gli amici, la famiglia, la comunità e i sanitari che potrebbero curarvi in futuro“, ha spiegato la ministra.

Di diverso avviso invece l’avvocato neozelandese Nigel Hampton. “Un uomo che viene vaccinato per conto di altri rientrerebbe nella definizione di truffa nel Crimes Act, ha spiegato il legale a ‘Stuff’, facendo riferimento in particolare all’articolo 240 della legge che stabilisce la colpevolezza per tale reato di chiunque abbia ottenuto il possesso o il controllo di beni, privilegi, servizi o benefici diretti o indiretti con l’inganno.

In Nuova Zelanda l’allarme su possibili “truffe vaccinali” era già stato lanciato lo scorso ottobre, con la polizia che aveva avvertito della possibilità di scambi di persona. Di fronte a tale rischio un portavoce del Ministero della Salute aveva però spiegato a ‘Stuff’ che rafforzare il processo di identificazione nei centri vaccinali avrebbe potuto però portare ad una riduzione della partecipazione alla campagna di vaccinazione.

Quanto ai possibili effetti collaterali, Nikki Turner, direttore sanitario dell’Immunisation Advisory Centre e professoressa alla Auckland University, spiega che un numero così elevato di vaccinazioni in un singolo giorno “è decisamente sconsigliato. Non abbiamo prove di quali effetti collaterali potrebbero esserci con una tale quantità di vaccino”.

Più ‘dirette’ le parole di Helen Petousis-Harris, professoressa alla stessa università: fare dieci vaccini in un giorno è stata “una cosa veramente stupida da fare”. Dal punto di vista sanitario inoltre sottoporsi a dieci vaccinazioni in un giorno non comporta alcun vantaggio ulteriore, in quanto la risposta immunitaria innescata dal vaccino sarebbe ‘placata’.

Attualmente poco meno del 90% della popolazione della Nuova Zelanda è pienamente vaccinata. In molti luoghi pubblici è richiesta l’esibizione del certificato vaccinale.

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Napoletano, classe 1987, laureato in Lettere: vive di politica e basket.