Si corre, ma non abbastanza per mantenere l’obiettivo delle 500mila vaccinazioni al giorno entro fine aprile. È quanto emerso dal vertice a Palazzo Chigi avvenuto ieri tra il premier Mario Draghi, il ministro della Salute Roberto Speranza ed il generale Francesco Figliuolo, commissario all’emergenza.

LO SCONTRO CON DE LUCA – Un incontro in cui si è ribadito il ‘no’ secco a qualsiasi eccezione al piano vaccinale. Una risposta all’uscita del governatore campano Vincenzo De Luca, convinto di non procedere solo per classi di età perché “l’economia sta morendo”.

A De Luca era arrivata immediata e piccata la risposta di Figliuolo già nel primo pomeriggio di lunedì: “La campagna vaccinale deve proseguire in modo uniforme a livello nazionale, senza deroghe ai principi che la regolano, facendo riferimento all’Ordinanza n.6, che indica le categorie prioritarie di persone da proteggere dal Covid 19”. “L’obiettivo è quello di mettere al sicuro le persone fragili e le classi di età più anziane, che sono le più vulnerabili all’infezione – concludeva senza appello il generale -. Più celermente si concluderà questa fase, prima si potrà procedere a vaccinare le categorie produttive”.

LE DOSI IN ARRIVO – Quanto alla campagna vaccinale, il cambio di passo dovrebbe arrivare in settimana: Figliuolo ha annunciato che tra il 15 e il 22 aprile verranno consegnate alle Regioni 4,2 milioni di dosi, tra le quali il primo carico del tanto atteso siero monodose di Johnson & Johnson.

Non solo. È prevista anche la distribuzione di oltre tre milioni di Pfizer suddivisi in due mandate di 1,5 milioni, circa mezzo milione di Vaxzevria (AstraZeneca), oltre 400mila di Moderna, e di più di 180 mila di Johnson & Johnson.

“I 4,2 milioni di dosi – evidenzia una nota della struttura commissariale – insieme a quelle ancora nelle disponibilità delle Regioni, contribuiranno in modo significativo al raggiungimento del target della campagna a livello nazionale”.

Con questi nuovi arrivi non si riuscirà a raggiungere le agognate 500mila somministrazione al giorno, ma nella settimana 16-22 aprile le Regioni dovrebbero riuscire a completare circa 315 mila somministrazioni giornaliere negli oltre 2200 punti vaccinali attivi in tutta Italia.

Intanto ha superato i 3 milioni il numero di over 80 che già ha ricevuto almeno una dose di vaccino, ovvero il 70% del totale, e la priorità restano loro: anziani e fragili.

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Romano di nascita ma trapiantato da sempre a Caserta, classe 1989. Appassionato di politica, sport e tecnologia