l’Agenzia Italiana del farmaco, l’Aifa, ha approvato il vaccino anti Covid-19 di AstraZeneca. Ieri era arrivato l’ok dell’Ema. Ma l’agenzia Italiana del Farmaco ha dato un’indicazione precisa: l’utilizzo è preferenziale dai 18 ai 55 anni.

La posizione potrà essere rivista alla luce di nuovi dati forniti dall’azienda farmaceutica. L’agenzia ha fatto inoltre una dichiarazione di “non equivalenza” con gli altri due vaccini ad oggi disponibili di Moderna e Pfizer BioNTech, in quanto non presenta la stessa efficacia. L’approccio dell’Aifa è dunque più conservativo non solo di quello dell’Ema, ma anche di quello dell’agenzia del farmaco tedesca.

Tuttavia non è messa in discussione l’efficacia del preparato che, secondo l’azienda anglo-svedese “malgrado l’iniziale numero inferiore di anziani testati nella sperimentazione ha dato una risposta immunitaria in tutte le fasce d’età”.

L’ente europeo, nella giornata di venerdì, non aveva dato limitazioni di impiego. La Germania, in un parere reso pubblico, ha affermato che “in considerazione dei dati ora disponibili il vaccino è consigliato solo per le persone tra 18 e 64 anni”.

“Con l’ok ad Astrazeneca entriamo in una fase espansiva della vaccinazione e serve tutto il personale che abbiamo selezionato”. Così, secondo quanto si apprende, il ministro della Salute, Roberto Speranza, nel corso del vertice con i presidenti delle Regioni sulla rimodulazione del piano vaccinale. “Dobbiamo stare molto attenti a quello che ci dirà Aifa, anche in altri paesi europei le agenzie nazionali danno dato indicazioni abbastanza stringenti, come la Germania che ha autorizzato l’utilizzo del vaccino fino a 65 anni. Noi aspettiamo la nostra autorità nazionale”, conclude.

Avendo seguito una strada più conservativa anche di quella della Germania, all’Italia restano due soli vaccini prescritti senza riserve per gli over 65: quelli di Moderna e Pfizer-Biontech. E questo potrebbe complicare l’avvio della vaccinazione di massa che prevede il coinvolgimento di ben 4,4 milioni di italiani ultraottantenni.

Redazione