L'inferno del Nord
Van der Poel fa doppietta alla Parigi-Roubaix: la gara più veloce e la fuga di 59 km. Assolo da record per il Campione del Mondo
Due successi consecutivi alla Parigi-Roubaix non arrivavano da Tom Boonen (2008 – 2009). Ma da campione del mondo, e grande favorito, Mathieu van der Poel non poteva deludere le aspettative. È sua la 121a edizione dell’inferno del nord, percorsa da Compiegne al velodromo di Roubaix, per un totale di 259,7 km con 55,7 di pavé distribuiti in 29 settori. È anche doppietta con il Fiandre in maglia iridata nella stessa stagione, come riuscì soltanto al fiammingo Rik Van Looy nel 1962, mentre nel 2013 – senza titolo – toccò a Fabian Cancellara. Ma è soprattutto la sua sesta classica Monumento, assieme a tre Giri delle Fiandre (2020, 2022, 2024) e ad una Milano-Sanremo (2023): uno score che non appartiene a nessun corridore in attività. Solo Pogacar lo insegue a cinque.
La corsa
L’attacco vincente del campione del mondo arriva a 59,6 km dall’arrivo sul 13° settore di pavé: uno sprint sorprendente che spiazza Mads Pedersen, il primo ad entrare nella foresta di Arenberg, il settore più iconico della regina delle classiche; il danese prova a tenere il passo per 10 km: poi il vantaggio sale a 1’07” e rinuncia all’inseguimento. Si tratta della seconda fuga vincente più lunga della storia, appena sotto i 60 km di Tchmil nel 1994. Il vantaggio sugli inseguitori salirà poi fino a 2’57”: secondo il suo compagno Philipsen, terzo Pedersen. Poi Politt e Kung. Un ritmo impressionante, che porta la media appena sotto i 48km/h. Mai la Parigi-Roubaix è stata così veloce.
A caldo, Van der Poel ha espresso tutta la sua gioia: “Sono veramente orgoglioso di quanto fatto, volevo fare una corsa dura fin dall’inizio, mi sentivo molto bene quest’oggi, sapevo che c’era vento a favore per gran parte del finale ma non avevo programmato un attacco da lontano. Quest’anno mi sono goduto molto di più gli attimi rispetto all’anno scorso. Tutto sta andando secondo le previsioni”.
Il montepremi
La fatica nell’inferno del nord porta nelle tasche di Van der Poel un montepremi di 30.000 euro. 10.000 euro in più rispetto a quanto guadagnato sette giorni fa al Giro delle Fiandre.
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