“Sono sicura che non sono stati loro a ucciderlo, una mamma certe cose le sa”. Antonietta di Tullio, madre dei fratelli Marco e Gabriele Bianchi, accusati di omicidio preterintenzionale per il pestaggio che ha portato alla morte del 21enne Willy Monteiro Duarte, parla al Corriere della Sera. E riconosce che i suoi figli “devono pagare se hanno sbagliato, qualunque cosa hanno fatto, ma non per quello che non hanno fatto”.

La donna, 55 anni, madre di quattro figli, ha cominciato a lavorare nelle serre quando ha finito la terza media. Ripudia la gogna che si è abbattuta sulla sua famiglia. “Ci hanno infangato e umiliato. Se la sono presa con i miei nipoti, gli altri figli, ma come si fa? Non sono una cattiva madre in paese mi conoscono, chiedete a chiunque – continua la donna – I miei figli li ho educati al rispetto, al sacrificio e alla solidarietà da quando li svegliavo all’alba per non lasciare solo mio marito che accompagnava il maggiore a Marino per studiare. Abbiamo fatto tanti sacrifici e oggi siamo distrutti anche noi. Non ci riprenderemo più”.

Non sono spacconi, né tantomeno picchiatori, i suoi ragazzi, commenta la madre. “Non sono così. Gabriele ha aperto un negozio di frutta, Marco aiuta nel ristorante di Alessandro, e dove c’è da dare una mano ci sono sempre. Li giudicate per come appaiono su Facebook ma quelle sono stupidaggini. La foto dietro le sbarre è dal parrucchiere Capelli in gabbia di Lariano, gli orologi che indossano valgono 200 euro …”. E nonostante altre denunce per rissa, la donna racconta che comunque i figli “erano lì da pacieri, non se la sarebbero mai presa con un ragazzino”.

Redazione

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