La Sicilia passerà da lunedì 30 agosto in zona gialla. La Regione guidata da Nello Musumeci, che la scorsa settimana ha evitato per un soffio l’introduzione delle restrizioni prevista con l’uscita dalla zona bianca, nella Cabina di regia prevista domani di Ministero della Salute e Istituto superiore di sanità dovrebbe infatti passare ufficialmente in gialla.

D’altronde a parlare sono i dati: i principali indicatori sono in continuo e progressivo peggioramento, dall’incidenza dei casi per 100mila abitanti (il limite è 50), e il tasso di occupazione dei reparti Covid ordinari (la soglia è il 10%) e delle terapie intensive (15%).

Entrambi gli ultimi due sono stati sforati negli ultimi aggiornamenti dell’Agenas: i ricoveri nelle terapie intensive sono all’11% da mercoledì, quelli in area medica sono ormai al 20 per cento.

A poco è servita quindi la decisione presa dal presidente della Regione di emettere ordinanze per zone arancioni e rosse locali: la Sicilia paga in particolare la bassa percentuale di cittadini completa immunizzati contro il Coronavirus.

Solo il 55,2% della popolazione risulta immunizzato con la doppia dose di vaccino rispetto a una media italiana del 62,2%; le persone in attesa della seconda dose sono l’8,4%, mentre il dato più preoccupante è quello delle persone senza neanche una dose: il 36,3%, contro una media italiana del 29,3%.

SARDEGNA IN BILICO – L’altra Regione che dovrà aspettare la Cabina di regia per conoscere il proprio destino è la Sardegna, che a differenza della Sicilia può contare su numeri che lasciano ancora qualche speranza di ‘scampare’ il ritorno in zona gialla.

Sull’isola il tasso di occupazione dei letti nelle degenze ordinarie Covid è ancora sotto la soglia del 15 per cento, anche se di poco, ma nell’ultima settimana sono stati registrati aumenti nei ricoveri sia intensivi che non. In particolare il tasso di occupazione delle TI è al 12% (+1 su ieri), sforando la soglia massima prevista per restare in zona bianca, mentre in reparto ordinario è al 14 per cento.

LE REGOLE DELLA ZONA GIALLA – Ma cosa cambierebbe nel caso in cui dovesse avvenire invece il passaggio in zona gialla della Sicilia? Le regole impongono mascherine obbligatorie anche all’aperto, non solo nei luoghi al chiuso, e un limite di quattro commensali al tavolo del ristorante, con deroga per i conviventi: limitazioni meno stringenti rispetto ai mesi scorsi.

Infatti, con il nuovo profilo di rischio giallo, le misure prevedono che ci si possa comunque spostare tra le regioni, anche senza il Green pass, e raggiungere le seconde case fuori Regione, indipendentemente dal colore del territorio di provenienza e di quello di arrivo. Il coprifuoco è stato eliminato lo scorso 21 giugno. Teatri, cinema, concerti, musei e terme restano accessibili, ma vigono le stesse regole della zona bianca, quindi sempre presentando il Green pass.

I ristoranti restano aperti sia all’interno (con certificazione verde) che all’aperto (senza). Con il ritorno a scuola a settembre, la presenza in classe è al momento garantita al 100%, a patto che non si verifichino focolai o la necessità di quarantene.

 

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