La variante Delta continua a diffondere i contagi. Salgono i numeri delle persone che hanno contratto il virus e con essi la convinzione del Governo che bisogna fare qualcos’altro per impedire che la situazione precipiti nuovamente. La prossima settimana sarà approvato un nuovo decreto per imporre la certificazione verde su treni, navi e aerei e per fissare nuove misure per il ritorno in classe e scongiurare la Dad.

Il cambio dei parametri per le Regioni impedisce a 8 di tornare in zona gialla. Ma i ricoveri sono in aumento e dopo Ferragosto c’è in rischio che in tre tornino in zona gialla. La campagna vaccinale intanto prosegue ma sono solo 32 milioni gli italiani che hanno completato il ciclo. Dunque scatta la corsa contro il tempo per fare presto e vaccinare quante più persone è possibile.

Otto regioni superano i 50 casa ogni 100mila abitanti

L’ultimo decreto del governo stabilisce che si passa in zona gialla con un’incidenza di nuovi casi settimanali pari a 50 per 100 mila abitanti, ma con una percentuale di ricoverati in area medica pari al 15% e in terapia intensiva pari al 10%. Nell’ultima settimana otto regioni hanno superato i 50 casi — Emilia-Romagna (71,5), Lazio (87,5), Liguria (53,6), Sardegna (136,2), Sicilia (80,9), Toscana (94,5), Umbria (81,6) e Veneto (81) — portando la media nazionale a 58. Gli esperti continuano a lanciare appelli a usare la mascherina nei luoghi affollati e a mantenere le distanze.

Sicilia, Sardegna e Lazio a rischio zona gialla

Tre regioni sono sorvegliate speciali. In Sicilia, dove la percentuale dei ricoverati ha raggiunto l’8% e in terapia intensiva il 4,7% ci sono maggiori preoccupazioni. Poi c’è la Sardegna, con il 4,4% di ricoveri in medicina e il 4,2% in terapia intensiva. Infine il Lazio con il 4% dei ricoveri in medicina e il 3,7% in terapia intensiva. A destare preoccupazione anche Calabria e Campania: la prima con il 6,6% di ricoveri in medicina, la seconda con il 4,9%. Più basso invece il numero dei ricoveri in terapia intensiva rispetto alle altre tre regioni a rischio.

Green Pass obbligatorio

Il Governo corre ai ripari e punta ad allungare la lista dei luoghi dove sarà necessario esibire il green pass per entrare. Martedì ci sarà la cabina di regia che potrebbe confermare l’uso della certificazione verde anche nei trasporti a lunga percorrenza. L’orientamento dell’esecutivo era di imporre l’obbligo già dal 6 agosto in modo da evitare — così come accaduto alla fine dell’estate del 2020 — che al rientro degli italiani dalle vacanze, soprattutto dall’estero, la curva epidemiologica salisse velocemente. Salvini è contrario, anche perché — ha spiegato — l’obbligo del «green pass» dagli inizi di agosto rischia di scoraggiare chi deve ancora pianificare le vacanze o provocare annullamenti da parte di chi ha già prenotato, danneggiando così il turismo che invece mostra segni di ripresa. Tutto è stato dunque rinviato proprio per analizzare i dati dei nuovi contagi, ma anche quelli relativi ai vaccini.

Il rientro a scuola

Nel nuovo decreto ci saranno nuove regole da stabilire anche per il rientro a scuola. Secondo il piano del ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi il ritorno in presenza sarà al 100%. È sospesa la scelta sull’obbligo vaccinale per il personale scolastico. Secondo l’ultimo bollettino 220 mila tra insegnanti e impiegati non sono vaccinati, un numero ritenuto troppo alto per garantire sicurezza ed evitare — così come ha assicurato Draghi — che non si tornerà alla Dad. Il Cts ha ribadito che l’attuale capienza all’80% di autobus e metropolitane non protegge dall’aumento dei contagi, ma le Regioni sono ancora indietro rispetto al potenziamento dei mezzi e dunque sarà necessario trovare una misura che a settembre scongiuri il rischio della didattica a distanza.

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Laureata in Filosofia, classe 1990, è appassionata di politica e tecnologia. È innamorata di Napoli di cui cerca di raccontare le mille sfaccettature, raccontando le storie delle persone, cercando di rimanere distante dagli stereotipi.