Dopo un intervento chirurgico durato circa quattro ore, i medici e il ragazzo di 23 anni aggredito nella giornata di lunedì a colpi di machete, si sono arresi all’inevitabile epilogo, l’amputazione della gamba sinistra, appena sotto il ginocchio. L’agguato di Mirafiori Nord, ad opera di due individui su uno scooter di grossa cilindrata è ancora una pagina aperta, con il responsabile non rintracciabile e ricercato dalle forze dell’ordine.

L’aggressione

Il fatto in via Panizza 3, attorno alle 18, quando il 23enne esce dalla casa di un amico insieme alla sua fidanzata, di 20 anni, e si avvia per strada su un monopattino. Poco dopo un T-Max con due individui a bordo accosta: il passeggero dello scooter brandisce un’arma e gli infligge una ferita piuttosto grave alla gamba già solo con un colpo, probabilmente utilizzando un machete o una roncola. Nonostante le suppliche del giovane (alla scena assistono anche testimoni dai palazzi) l’aggressore continua a colpirlo: a terra un bagno di sangue. Un soccorritore stradale e due carabinieri fuori servizio intervengono e forniscono cure mediche in attesa dell’arrivo dei soccorsi: uno dei carabinieri utilizza una cintura per fermare l’emorragia stringendo l’arto del giovane. Successivamente, un altro militare dell’arma, accorso per caso, capendo la gravità della situazione, stringe ulteriormente la fasciatura attorno alla gamba utilizzando un manico di scopa.

L’intervento

Subito ricoverato, dopo un intervento chirurgico delicato per rivascolarizzare la gamba, il quadro clinico del giovane peggiora nella serata di ieri a causa della perdita di sangue e, alla fine, la gamba viene amputata.

Le indagini

Ascoltata la fidanzata del giovane, che ha identificato l’aggressore. L’individuo avrebbe minacciato il O.B. nei giorni precedenti. Alla base della disputa ci sarebbero stati motivi di gelosia. L’aggredito avrebbe infatti fatto delle inequivocabili ed esplicite avances alla ragazza dell’aggressore, arrivando – così come riportato da La Stampa – a mostrarle i genitali. “Motivo d’onore” sul quale si stanno concentrando le indagini, pur lasciando aperte altre piste. Sono ancora in corso le indagini per rintracciare l’arma utilizzata, così come il complice del sospettato, latitante.

Redazione

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