L'assistente alla sceneggiatura del western
“Alec Baldwin non doveva sparare, ha giocato alla roulette russa”, le accuse sulla tragedia sul set del film “Rust”
Alec Baldwin non doveva sparare, si è comportato irresponsabilmente, come se stesse giocando alla roulette russa: l’assistente alla sceneggiatura del film Rust ha lanciato accuse pesantissime nei confronti dell’attore. Il caso è quello tragico della morte sul set del film western Rust, lo scorso venerdì 22 ottobre, della direttrice della fotografia Halyna Hutchins, uccisa da un proiettile vero, come ha confermato lo sceriffo di Santa Fe Adan Mendoza.
Secondo quanto rivelato dal regista Joel Souza, Baldwin si stava esercitando a estrarre l’arma e a puntarla verso la telecamera quando sono partiti i colpi. Niente da fare per la 42enne direttrice alla fotografia. Ferito gravemente anche il regista Joel Souza che però non è in pericolo di vita. “Halyna era mia amica, quando sono arrivato in città per la prima volta l’ho portata a cena”, ha detto l’attore intercettato da Tmz. “Quanti incidenti con le armi ci sono? Questi sono gli Stati Uniti. Servirebbe una nuova legge per le armi sul set, magari di plastica, non saprei: io non sono un esperto ma è urgente” per “proteggere le persone sul set” e “collaborerei in ogni modo a questo”.
Mitchell è intervenuta duramente sul caso con le sue dichiarazioni. Durante una conferenza stampa ha lanciato accuse a Baldwin e ai produttori del film. Al momento dell’incidente, ha raccontato, l’assistente si trovava molto vicina all’attore. La scena che si stava girando al momento dell’incidente richiedeva tre inquadrature ravvicinate: gli occhi di Baldwin, una macchia di sangue sulla spalla e un’immagine del busto dell’attore. “Non c’era una scena in cui Baldwin o chiunque altro avrebbe dovuto sparare”, ha accusato Mitchell.
Il suo avvocato ha depositato una causa contro Baldwin e gli altri produttori del film. Secondo Mitchell, che chiederà i danni per i traumi e le conseguenze emotive subite dopo la tragedia, l’attore ha violato i protocolli di sicurezza sul set maneggiando l’arma e comportandosi in maniera “spericolata”. Secondo quanto ricostruito dalle indagini a passare l’arma all’attore sarebbe stato l’assistente alla regia Dave Halls, secondo Cnn licenziato dal film Freedom Path’s del 2019 dopo che un incidente con un’arma da fuoco aveva ferito non gravemente un membro della troupe.
“Il signor Baldwin ha scelto di giocare alla roulette russa quando ha sparato senza controllare la pistola e senza che lo facesse l’armatrice in sua presenza. La possibilità di ferite o di morte era una conseguenza probabile”, ha detto la legale di Mitchell, Gloria Allred. L’attore ha quindi “avuto l’arma dall’assistente alla regia”, una cosa impensabile per un “veterano dell’industria del cinema come Baldwin”. Al centro delle indagini anche Hanna Reed-Gutierrez, l’armiera, 24 anni, alla sua seconda esperienza importante – figlia d’arte di Thell Reed, stuntman e armiere molto conosciuto a Hollywood per aver lavorato su set importanti come Django Unchained e Once Upon a Time in Hollywood di Quentin Tarantino e per aver insegnato l’uso delle armi di scena a star come Brad Pitt e Russell Crowe.
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