La Germania è arrivata a sfiorare 40mila casi nelle passate 24 ore e Berlino corre ai ripari lasciando fuori da cinema, musei, ristoranti i non vaccinati. “Il Paese si trova in una vera emergenza”, ha avvertito il virologo dell’ospedale universitario della Charité della capitale, Christian Drosten, che ha aggiunto: “Se non si agisce subito potremmo arrivare ad avere altri 100mila morti. E la previsione è cauta”.

Vere e proprie misure “da lockdown” che Drosten, figura di riferimento del governo di Angela Merkel, ha definito “inevitabile”. La necessità quindi di tornare a misure che speravamo di esserci lasciati alle spalle, diciamolo tranquillamente: misure da lockdown. Un bel problema per i politici tedeschi che, a livello bipartisan, stanno da settimane ripetendo di “escludere” nuove chiusure.

Nemmeno il test negativo sarà più valido (sopra i 18 anni) per i non vaccinati per entrare nei bar, ristoranti, cinema ed eventi pubblici per il Senato di Berlino. “La pandemia si diffonde in modo drammatico”, ha affermato il portavoce di Merkel, Steffen Seibert, chiarendo che la Cancelliera vuole un incontro “al più presto” fra Stato e Regioni per stabilire nuove misure.

L’Italia presa come modello, ed è stato lo stesso portavoce del Bundesregierung a citarla ancora una volta: La nostra quota di vaccinati non è sufficiente contro il virus. Con un 10-15% di vaccinati in più, l’incidenza sarebbe più bassa. Come mostrano i dati di Spagna, Portogallo e Italia”, ha affermato.

La Germania potrebbe introdurre il Green Pass, che i tedeschi chiamano il modello del 3G, sul posto di lavoro. Ai dipendenti potrebbe essere chiesto di esibire un certificato di vaccino, di guarigione o un test negativo, riattivando la campagna dei test gratuiti per tutti, allo studio sul tavolo del negoziato del cosiddetto ‘Semaforo’, la coalizione formata da Spd, Verdi e liberali al lavoro per un accordo.

I dati stando al Robert Koch Institut fanno registrare 39.676 nuovi positivi e 236 vittime in 24 ore (la settimana scorsa erano stati 20.676). Diverse regioni, come Sassonia, Turingia e Baviera, hanno le strutture sanitarie al collasso. Proprio il Land di Monaco ha dichiarato lo stato di emergenza, avendo ben nove distretti dei dieci più colpiti dal virus. Il rischio per i cittadini tedeschi è che anche quest’anno dovranno vivere i loro amati mercatini di Natale solo nei ricordi, un incubo già vissuto l’anno scorso.

Redazione

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