“Autorizzazione Ue improbabile nel mese di gennaio”
Approvato il vaccino AstraZeneca di Oxford, via libera in Gran Bretagna
Il governo britannico ha informato che l’ente regolatore ha autorizzato l’uso di emergenza di un secondo vaccino contro il Covid-19, quello prodotto da AstraZeneca e università di Oxford.
Il dipartimento della Salute ha fatto sapere di aver accolto la raccomandazione dell’Agenzia regolatrice inglese dei farmaci (Mhra) sull’autorizzazione. Londra ha comprato 100 milioni di dosi del vaccino e ha in programma di iniziare la vaccinazione a giorni, probabilmente il 4 gennaio.
Nel frattempo, a centinaia di migliaia di britannici è stato somministrato un altro farmaco, quello sviluppato da Pfizer e BioNTech. Entro febbraio dunque, insieme al vaccino di Pfizer già somministrato da inizio dicembre, circa 14 milioni di residenti in Regno Unito saranno vaccinati, secondo le stime di Whitehall.
La notizia arriva il giorno dopo in cui l’Ema, l’agenzia europea del farmaco ha invece dichiarato che l’approvazione dell’Ue per il vaccino di Oxford è più lontana del previsto, si parla di almeno gennaio 2021 inoltrato, in quanto non avrebbe ricevuto dati sufficienti da AstraZeneca. Invece, questi sono stati reputati puntuali e pertinenti dall’agenzia del farmaco britannica che, come con Pfizer mediante una procedura accelerata, ha approvato il vaccino prima di tutti gli altri Paesi.
Al momento, dunque, la Gran Bretagna ha autorizzato per l’uso tre vaccini (Pfizer-BioNTech, Moderna, AstraZeneca-Oxford), l’Unione europea uno (Pfizer-BioNTech) Sul vaccino di Moderna, approvato in Usa il 18 dicembre, l’Ema si pronuncerà il 6 gennaio.
L’approvazione del vaccino AstraZeneca sarebbe però un passo importante per la lotta al Covid: è più semplice da maneggiare rispetto a quello Pfizer e anche meno costoso. Può essere conservato in un frigorifero normale a -4 gradi e costa 2,8 euro. Ma il vicedirettore dell’Ema, Noel Wathion, aveva detto che l’autorizzazione in Ue è “improbabile” nel mese di gennaio. “Non hanno ancora fatto domanda”, aveva spiegato, sottolineando come servissero “altri dati sulla qualità del vaccino”.
“È un giorno fantastico e il trionfo della scienza britannica”, esulta su Twitter il primo ministro britannico Boris Johnson, “ora continueremo a vaccinare quante più persone, il più rapidamente possibile”. “È il momento di celebrare l’innovazione britannica” aggiunge il ministro della Salute Matt Hancock, “questo vaccino sarà disponibile a basso costo non solo nel Regno Unito ma in tutto il mondo, questo grazie all’incredibile lavoro degli scienziati di Oxford e AstraZeneca. È una storia di successo britannica. Abbiamo una nuova speranza contro il Covid adesso, ma non dobbiamo mollare adesso: bisogna rispettare le norme e le restrizioni anti Coronavirus”. Mentre per Pascal Soriot, l’amministratore delegato di AstraZeneca, “questo vaccino è efficace, ben tollerato, semplice da trasportare e utilizzare e lo produrremo no profit, senza realizzare profitti. Voglio ringraziare le decine di migliaia di volontari che hanno partecipato a questo grande progetto”.
Inizialmente c’era stata qualche riserva sul vaccino di Oxford perché l’efficacia media veniva data al 70% e successivamente si è scoperto che quella massima – al 90% – veniva raggiunta somministrando prima una mezza dose del vaccino e poi una intera, tra l’altro risultato raggiunto per errore durante la sperimentazione. Ma ulteriori test, secondo l’ad Soriot, hanno confermato che l’efficacia del vaccino di Oxford “è pari a quella di Pfizer e Moderna, oltre il 90%”, ha detto pochi giorni fa al Sunday Times. Non è chiaro se alla fine verranno somministrate la mezza dose e poi quella intera anche alla popolazione.
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