Torna la violenza jihadista nel nord del Burkina Faso. Un commando di un gruppo estremista ancora da identificare ha attaccato le forze armate del paese africano uccidendo ben 53 soldati. Lo stato maggiore burkinabè ha dichiarato che 17 militari e 36 ausiliari sono stati uccisi in questo attacco in forze da parte di islamisti che terrorizzano da anni il Burkina Faso. I feriti sono in numero imprecisato, ma sempre secondo l’alto comando militare la pronta risposta delle forze armate avrebbe ucciso molti terroristi ed evitato che fosse attaccato il villaggio vicino.

I militari burkinabe’ erano in quella regione proprio per aiutare gli abitanti del villaggio a recuperare le proprie case dopo che erano dovuti scappare per i continui attacchi da parte dei fondamentalisti islamici. Questo reinsediamento fa parte di un programma della giunta militare guidata dal giovane capitano Ibrahim Traorè dove si cerca di recuperare il controllo dell’Intero territorio nazionale.

Un mese fa erano ripresi con veemenza gli attacchi dei fondamentalisti islamici che il 6 agosto avevamo ucciso una ventina di commercianti a Nohao, nella regione centro-orientale che confina con il Togo. Secondo i dati dell’Ong Armed Location Action ( ACLED) dal 2015 in Burkina Faso sono state oltre 16000 le persone che hanno perso la vita a causa degli attacchi jihadisti e quasi 2 milioni di persone che hanno dovuto abbandonare le proprie case per cercare la salvezza lontano dalle zone controllate dagli islamisti.

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Matteo Giusti, giornalista professionista, africanista e scrittore, collabora con Limes, Domino, Panorama, Il Manifesto, Il Corriere del Ticino e la Rai. Ha maturato una grande conoscenza del continente africano che ha visitato ed analizzato molte volte, anche grazie a contatti con la popolazione locale. Ha pubblicato nel 2021 il libro L’Omicidio Attanasio, morte di una ambasciatore e nel 2022 La Loro Africa, le nuove potenze contro la vecchia Europa entrambi editi da Castelvecchi