E’ di due persone uccise e oltre venti feriti, alcuni in modo grave, il bilancio di un attentato avvenuto nella notte a Oslo, in Norvegia, davanti a due bar, uno dei quali frequentato da gay, e un punto vendita take away. Le autorità locali stanno indagando per terrorismo e hanno chiesto agli organizzatori dell’Oslo Pride di cancellare gli eventi in programma in queste ore, compresa la marcia dell’orgoglio Lgbt prevista sabato pomeriggio nella capitale norvegese.

Il presunto killer è stato arrestato: si tratta di un 42enne norvegese di origine iraniana, già noto ai servizi segreti interni che si occupano dell’antiterrorismo. Due le armi (una pistola e un’arma semiautomatica) al momento sequestrate. Gli spari, che per il momento sono attribuiti a una sola persona, sono avvenuti in tre luoghi vicini: il club gay London Pub, il jazz club Herr Nilsen e un punto vendita di cibo da asporto.

“Tutto sembra indicare che è stata una sola persona a commettere questo atto”, ha dichiarato il funzionario di polizia Tore Barstad durante una conferenza con la stampa. L’allarme è scattato all’1.14 e il killer è stato fermato 5 minuti dopo, ha aggiunto. La polizia ha descritto la situazione come “una zona di guerra: c’erano molte persone a terra con ferite alla testa”.

Il portavoce dalla polizia, Christian Hatlo ha spiegato che il sospetto “è stato trattenuto con l’accusa di omicidio, tentato omicidio e terrorismo”. “La nostra valutazione complessiva è che ci sono motivi per credere che volesse causare grave paura nella popolazione”, ha aggiunto spiegando che si indaga anche sullo stato di salute mentale dell’uomo.

Un testimone riferisce di aver “visto un uomo entrare con una borsa, ha tirato fuori un’arma e ha cominciato a sparare”. Una donna aggiunge: “Sembrava molto determinato nel prendere la mira. Quando ho capito che era una cosa seria, ho cominciato a correre. C’era un uomo sanguinante a terra”.

 

Redazione

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