Il Paese continuerà a far parte del l Commonwealth
Barbados dice addio alla Regina Elisabetta e diventa Repubblica, Rihanna nominata ‘eroina nazionale’

Barbados ha detto addio alla Regina Elisabetta II. Allo scoccare della mezzanotte (le 5 del mattino in Italia), il piccolo Stato caraibico si è autoproclamato repubblica parlamentare, la più giovane al mondo. Il paese è ora governato da due donne: Sandra Mason, la prima presidente della storia del paese, e Mia Mottley, la prima ministra.
Addio alla Regina
Nella sua capitale Bridgetown si è tenuta una grande cerimonia per celebrare l’insediamento di Sandra Mason, la prima presidente della storia del paese, e rimuovere definitivamente la regina Elisabetta II dal ruolo di capo di Stato, segnando il tramonto della Corona britannica sull’isola dopo quattro secoli di dominio. Mason, 72 anni, governatrice generale dell’isola dal 2018, è stata nominata presidente eletta della nazione a seguito di un voto avvenuto in Parlamento il mese scorso e ora sostituirà la regina.
“La nave della Repubblica di Barbados è salpata per il suo viaggio inaugurale. Possa superare tutte le tempeste e condurre il nostro Paese e i cittadini in sicurezza verso gli orizzonti e le coste che ci stanno davanti”, ha detto Mason dopo aver prestato giuramento. Nel discorso di insediamento, Mason ha detto che adesso i cittadini di Barbados avranno il controllo della loro nazione e ha sottolineato che “dovranno dare alla repubblica di Barbados il suo spirito e la sua sostanza” e “dare forma al suo futuro”.
Per simboleggiare il cambio ufficiale dello status dell’isola, inoltre, è stato fatto un saluto finale alla monarchia britannica e la bandiera del Royal Standard è stata ammainata e sostituita.
Le Barbados avevano proclamato il divorzio da Londra nel settembre 2020 e stabilito come scadenza per il cambiamento costituzionale la data del 30 novembre 2021, in concomitanza con il 55mo anniversario dell’indipendenza dalla Gran Bretagna, risalente al 1966. La spinta a diventare una repubblica è iniziata però più di due decenni fa ed è culminata con il parlamento dell’isola che ha eletto il suo primo presidente il mese scorso con una maggioranza di due terzi dei voti.
Rihanna “eroina nazionale”
La cerimonia è stata presentata dalla prima ministra del paese, Mia Mottley, e tra i suoi ospiti c’erano il principe Carlo, primo erede al trono del Regno Unito, e la cantante Rihanna, insignita del titolo “eroina nazionale” di Barbados dalla premier Mia Mottley, che le ha augurato di “continuare a brillare come un diamante e portare onore alla tua nazione”, alludendo a ‘Diamonds’, il grande successo della popstar del 2012.
Carlo: “La schiavitù macchia la nostra storia”
Domenica scorsa, il principe Carlo si è recato alle Barbados per partecipare alla cerimonia ufficiale, in rappresentanza della Regina oltre ad intervenire nel suo ruolo di successore come capo del Commonwealth di cui Barbados è membro dal 1966 e continuerà a fare parte.
Il principe Carlo ha riconosciuto la “terribile atrocità della schiavitù”, descrivendola come qualcosa “che macchia per sempre la nostra storia”. L’erede la trono ha quindi ricordato i tempi (in particolare il XVIII secolo) in cui il Regno Unito era uno dei principali attori nel commercio transatlantico degli schiavi come i “giorni più bui del nostro passato”.
Barbados infatti venne popolata di schiavi in arrivo dall’Africa impiegati nelle locali piantagioni di zucchero. Ma guardando al futuro Carlo ha affermato che “la creazione di questa repubblica offre un nuovo inizio”. Il suo buon augurio è stato accompagnato da un messaggio della regina Elisabetta, che non è più il capo di Stato di Barbados ma è stata sostituita dalla prima presidente della Repubblica, Sandra Mason. La sovrana britannica ha inviato i suoi “più calorosi auguri per la vostra felicitù, pace e prosperità in futuro” e ha elogiato la nazione che ha un “posto speciale” nel suo cuore per ” la sua vibrante cultura, la sua abilità sportiva e le sue bellezze naturali”. E anche il primo ministro Boris Johnson ha affermato che Regno Unito e Barbados rimarranno “amici e alleati” con “una partnership costruita per durare”.
L’isola di soli 430 km quadrati, abitata da 287 mila persone secondo i dati della Banca mondiale, è una perla turistica delle Piccole Antille, meta molto ambita dall’alta società anglo-sassone. Il Paese ha conosciuto diversi periodi di colonizzazione: venne occupato prima dai portoghesi all’inizio del Sedicesimo secolo e fu poi colonia inglese dal 1625 al 1966, quando ottenne l’indipendenza dopo aver conquistato autonomie più ampie, cinque anni prima.
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