Ma il Movimento resta diviso
Movimento 5 Stelle, cade anche l’ultimo tabù: sì al 2 per mille, plebiscito degli iscritti online
Ora l’ultimo dietrofront riguarda probabilmente la riabilitazione di Bettino Craxi. Al di là delle facili ironie, il sì degli iscritti online del Movimento 5 Stelle all’accesso al finanziamento pubblico tramite 2 per mille è l’ultimo ‘step evolutivo’ dei pentastellati, uno degli ultimi tabù caduti del famoso ‘Non Statuto’ delle origini di Beppe Grillo e Gianroberto Casaleggio.
Quanto ai numeri, a partecipare sono stati 33.967 dei 131.760 iscritti sulla piattaforma SkyVote, che da mesi ormai ha sostituto quella dell’Associazione Rousseau dopo il clamoroso divorzio tra il Movimento di Conte e il figlio di Gianroberto Casaleggio, Davide.
A dire di sì alla proposta di aderire al versamento volontario in dichiarazione dei redditi sono stati 24.360 iscritti al Movimento, contro i 9.531 no: in percentuale siamo quindi al 72% contro il 28 dei no, un risultato plebiscitario che quindi premia la linea adottata da Giuseppe Conte.
Per quanto riguarda i 4 milioni di restituzioni, le risorse verranno destinati agli enti in individuati e posti in votazione sulla piattaforma Skyvote, suddivise “tra i soggetti indicati, proporzionalmente al numero delle preferenze ricevute”. Sono state espresse 62.438 preferenze, avvisano i Cinquestelle, e questo è l’esito: “Anpas (Associazione nazionale pubbliche assistenze) ha ricevuto 7.711 preferenze, pari al 12,35% del totale; Cnr per progetti di ricerca 15.982 preferenze, pari al 25,60% del totale; Emergency 14.652 preferenze, pari al 23,47% del totale; Gruppo Abele Onlus 1.295 preferenze, 2,07% del totale; Lega del Filo d’Oro 8.696 preferenze, 13,93% del totale; Medici Senza Frontiere 11.127 preferenze, 17,82% del totale; e Nove Onlus-Emergenza Afghanistan ha ottenuto 2.975 preferenze, pari al 4,76% % del totale”.
IL COMMENTO DI CONTE – Un risultato che ovviamente Conte commenta con favore, con un post su Facebook in cui l’ex presidente del Consiglio annuncia che le somme saranno utilizzate “per rafforzare l’azione politica sui territori, elaborare nuovi progetti per essere vicini ai bisogni e alle richieste delle persone, a livello nazionale e locale”.
Conte che poi manda, indirettamente, un messaggio al garante Beppe Grillo, notoriamente contrario all’ipotesi di accedere al 2 per mille come un ‘normale’ partito. “Io ho preso atto di una richiesta che era già sul tavolo, e mi è sembrato opportuno che fosse discussa e votata. Se accettiamo il principio della democrazia diretta, è questo”.
Ma all’interno del ‘partito’ le voci critiche non si fermano al solo Grillo: dagli ex ministri Fabiana Dadone e Danilo Toninelli, fino al capogruppo alla Camera Davide Crippa, sono in molti a dirsi dubbiosi sulla scelta. “Sono scettico sul prendere il 2 per mille per il Movimento, rischia di togliere un punto saldo nostro per una cifra non consistente a vedere quella che prendono gli altri partiti“, ha spiegato oggi Crippa.
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