Virginia Raggi racconta in un intervista al Corriere che è in contatto con Di Battista: “Sento spesso Ale, le sue idee sono sempre ambiziose e va ascoltato”. L’ex sindaca Cinque Stelle rivendica la linea dura assunta dai grillini sulla manovra, a partire dal relatore del Senato, materia che sta agitando la maggioranza: “È evidente che nel M5S ci siano più punti in comune con il Pd rispetto a quelli con Salvini. Il segreto è la mediazione senza rinunciare alla propria identità. Conte sa tenere dritta la barra”, e spiega: “Sulla manovra abbiamo acquisito un’esperienza importante. Ad esempio, il lavoro che in questi anni ha svolto la viceministra Laura Castelli è apprezzato da tutte le forze politiche. È segno che il M5S è maturo.

L’alleanza progressista appare già divisa, come appare il Movimento che potrebbe spaccarsi nella scelta del Quirinale. “È quanto si augurano gli altri partiti che, evidentemente, sono in difficoltà”, dice la ex sindaca. E sul suo ruolo nei Cinque Stelle, precisa: “Ho maturato una esperienza di cinque anni alla guida della Capitale e l’ho messa a disposizione del M5S: sono stata scelta dagli attivisti come membro del Comitato di garanzia. Sto svolgendo l’incarico con dedizione”.

Sul recente aut aut di Conte riguardo le presenze nei programmi Rai dei rappresentanti del Movimento, minimizza: “Anche io in passato, a volte, ho reagito d’istinto e, per esperienza, so che il tempo è una variabile importante. Giuseppe ha già ripreso la questione in mano. Faccio gli auguri di buon lavoro ai nuovi direttori e alle migliaia di professionisti presenti in Rai”.

E nega ogni contrasto con l’ex premier: Vogliono dipingermi in contrasto con Conte. Vi assicuro che non è così. Ho stima di Giuseppe e lo sento spesso”. Anche se non sono mancati recentemente i motivi di attrito tra Raggi e Conte. Per le comunali di Roma, fonti interne al Movimento, hanno parlato di uno scontro tra i due. Raggi è riuscita a candidarsi senza l’appoggio del Pd, ma dall’interno fanno sapere (ex post) che “se avessimo corso insieme avremmo vinto al primo turno”.

Alessandro Di Battista, che a Roma l’ha sostenuta e che ha aperto all’idea di un nuovo movimento, rimane fuori: “Sento spesso Ale”, dice: “Le sue idee sono sempre ambiziose e va ascoltato. Con lui ho un rapporto diretto e trasparente che va anche oltre la politica. Cosa vorrà fare lo dirà lui”.

Intanto Berlusconi strizza l’occhio sul reddito di cittadinanza e l’ex sindaca non batte ciglio: “Meglio tardi che mai. Comunque il reddito è una misura giusta. Posso confermare però che vanno adottati dei miglioramenti, altrimenti si dà ragione a chi non lo vuole”. Parole pronunciate dall’alto della sua esperienza quinquennale alla guida della Capitale, e per questo ora viene vista come un riferimento: “Sono stata scelta dagli attivisti come membro del Comitato di garanzia. Sto svolgendo l’incarico con dedizione. Intanto, sto riprendendo la mia attività di avvocata, pur continuando le mie battaglie dai banchi dell’opposizione in Campidoglio”.

Sul possibile voto nel 2022, Raggi non si fa mancare una stoccata a Matteo Renzi: “È ossessionato dalle poltrone. In un modo o nell’altro parla sempre e solo di posti”.

 

Riccardo Annibali

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