Il Silvio Berlusconi stratega sta continuando a muovere sullo scacchiere per arrivare fino al Quirinale. Così, un po’ inaspettate, le prime le parole di apprezzamento per il leader M5S, Giuseppe Conte: “Ha un po’ il mio stile”. E ora, in un’intervista al Tempo, il sì al provvedimento-simbolo dei Cinque Stelle: “Il reddito di cittadinanza aiuta i poveri”, poi il corteggiamento finale: “M5S, come Forza Italia, è nato per cambiare il Paese”.

In un’intervista al direttore Franco Bechis, il leader di Forza Italia ha commentato positivamente il reddito di cittadinanza, la misura di sostegno economico alle fasce più povere della popolazione introdotta dal primo governo Conte e recentemente prorogata, con delle modifiche, anche dal governo Draghi. Berlusconi ha detto: “Per quanto riguarda invece il reddito di cittadinanza gli importi che sono finiti a dei furbi che non ne avevano diritto sono davvero poca cosa rispetto alle situazioni di povertà che il reddito è andato finalmente a contrastare”.

Una posizione, quella del leader di Forza Italia, completamente opposta a quella dei suoi alleati del centrodestra. Salvini e Meloni, infatti, da tempo si battono, così come (nel centrosinistra) il leader di Italia viva Matteo Renzi, per l’abolizione del reddito di cittadinanza. E proprio Salvini ribadisce il suo no al reddito di cittadinanza. “Chiederò un incontro a Draghi in settimana, perché è necessario trovare subito altri soldi per bloccare gli aumenti delle bollette”. E aggiunge: “È la cosa più urgente: milioni di famiglie e di imprese rischiano di vedersi staccare luce e gas. Servono almeno 3 miliardi, si taglino agli sprechi e ai furbetti del reddito di cittadinanza”.

Nonostante facesse parte del governo che l’aveva introdotto, nelle ultime settimane la Lega – alleata di Forza Italia nel centrodestra – aveva provato a ostacolare il rifinanziamento del reddito di cittadinanza per il 2022. “I nove miliardi per il reddito di cittadinanza in tempi come questi mi sembrano una spesa difficilmente sostenibile e affrontabile da tutti i punti di vista”, aveva detto il segretario del partito Matteo Salvini.

La mossa di Berlusconi appare come un tentativo per avvicinarsi ai 5 Stelle e tendere loro la mano in vista (e nella speranza) di una sua elezione al Quirinale come successore di Mattarella. Un’ipotesi a cui il Movimento finora si è sempre opposto.

Ma il Cavaliere al Colle ci spera e la difesa del reddito di cittadinanza sembra una tattica ben studiata. Proprio parlando di Quirinale, rispetto alla possibile elezione di Draghi il leader di Fi dice: “Qualunque domanda su questo tema è prematura e rispondervi sarebbe irrispettoso, sia verso il Presidente della Repubblica in carica che verso il lavoro dello stesso Draghi”.

Riccardo Annibali

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