Alessandro Di Battista salta di piazza in piazza a fare comizi e non esclude di arrivare fino a piazza Monte Citorio per poi, in un futuro prossimo, entrare in Parlamento (forse già alle prossime politiche): “Faccio battaglie politiche insieme a migliaia di cittadini ed è il miglior modo per costruire. Poi si vedrà”, risponde intervistato dal Corriere della Sera. Un nuovo Movimento? “L’urgenza sono i diritti economici e sociali” come disse a Bersani “che era d’accordo, si parte da qui”.

Dopo il colloquio con Virginia Raggi in cui l’ex sindaca di Roma spendeva parole di miele per lui e per altri epurati come Barbara Lezzi, dice “sempre più convinto che abbiamo perso una grande sindaca e afferma che “qualora ci fosse un progetto” gli piacerebbe coinvolgerla.

Sullo stato di salute del Movimento oggi dice: “L’Udeur toccava più palla. Il M5S oggi è drammaticamente irrilevante“, “più che (schiacciati, ndr) sul Pd sono sudditi più o meno inconsapevoli del Draghistan”, sostiene.

E sulla decisione di Conte di non partecipare ai programmi Rai dice “Che se si crede in una decisione la si porta fino in fondo”. Per convincerlo a rientrare nel M5S, “dovrebbero disconoscere il 90% di quello che hanno fatto in questi ultimi 9 mesi. Non credo che abbiano il coraggio di farlo”.

Su Silvio Berlusconi che ha lodato il reddito di cittadinanza, commenta: “Captatio benevolentiae. Vuole il Quirinale. Tra un po’ dirà che ho fatto bene a leggergli la sentenza Dell’Utri sotto casa”. Quindi, fa un nome per il Quirinale: Gustavo Zagrebelsky. Al Paese serve un amante della Costituzione”. Alla fine un passaggio sul vaccino agli under 12: “Ho molti dubbi. Se esistesse in Italia una casa farmaceutica pubblica ne avrei di meno”.

Riccardo Annibali

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