Mancano poco più di 24 ore all’entrata in vigore del nuovo dpcm che inaugura ufficialmente la fase 2. Come anticipato dal presidente del Consiglio Giuseppe Conte, le misure di restrizione della libertà personale saranno allentate e sarà possibile spostarsi all’interno della Regione, anche per far visita ai propri congiunti. Restano però alcuni dubbi su cosa si potrà e non si potrà fare. Nodi che il governo dovrà sciogliere entro domani con la pubblicazione delle Faq (domande frequenti).

Il primo punto riguarda proprio il capitolo congiunti. Inizialmente sembrava che sotto questa categoria rientrassero solo parenti ma negli ultimi giorni la platea è stata allargata prima ai fidanzati e agli affetti stabili, e poi agli amici, come chiarito dal viceministro Sileri, qualche giorno fa. Stando a quanto dichiarato fin qui, non sarà richiesto, in linea con il rispetto delle norme sulle privacy, indicare il nome delle persone da incontrare.

Un altro nodo riguarda proprio l’autocertificazione. Il dpcm, infatti, rende possibile spostarsi all’interno della Regione e fare attività fisica o passeggiate anche lontano da casa. Non è stato ancora chiarito se, anche in questi casi, sarà necessario portare con sé l’autocertificazione che, in ogni caso, non dovrebbe cambiare ulteriormente.

All’interno degli spostamenti in Regione, il governo centrale non ha ancora chiarito se sarà possibile recarsi nelle seconde case. Ciascuna Regione, su questo fronte, sta procedendo autonomamente, permettendo con limitazioni o vietando gli spostamenti. Da Palazzo Chigi, su questo fronte, manca però una linea univoca.

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