Anche l’Ordine degli avvocati di Napoli prende posizione nei confronti dell’Associazione nazionale magistrati dopo il documento, firmato l’altro giorno dalla giunta nazionale della Anm, in cui, preso atto della nuova linea del Governo di proseguire il piano vaccinale con priorità legate a fasce d’età e non a categorie professionali e ritenendo la magistratura esposta a un’alta probabilità di contagio, si invitavano i dirigenti degli uffici giudiziari ad adottare misure per rallentare le attività degli uffici o addirittura valutare la sospensione dell’attività giudiziaria non urgente.

Di fronte a tali richieste della magistratura, l’avvocatura napoletana ha prontamente replicato: «La presa di posizione della giunta dell’Anm di voler sospendere l’attività giudiziaria non urgente, in risposta alle disposizioni del Governo che prosegue la campagna vaccinale seguendo i criteri dell’età anagrafica, non trova d’accordo il Foro di Napoli», spiega l’avvocato Antonio Tafuri, presidente dell’Ordine degli avvocati di Napoli. «Già lo scorso 17 marzo il Consiglio aveva preso atto della comunicazione della presidenza della Regione Campania, che si è adeguata ai criteri nazionali per l’individuazione dei soggetti da vaccinare con priorità, in linea con le scelte operate dal Governo». Per questo l’invito dell’Anm ai dirigenti degli uffici giudiziari, invito cioè a rallentare le attività dei vari uffici giudiziari e considerare finanche la sospensione dell’attività giudiziaria non urgente come risposta all’esclusione del comparto Giustizia dalla programmazione vaccinale prioritaria, ha colto di sorpresa il parlamentino forense napoletano.

«Settimane fa – aggiunge Tafuri – il Consiglio aveva invocato un intervento di carattere nazionale, che garantisse uniformità nell’attuazione della campagna vaccinale su tutto il territorio, non essendo assolutamente condivisibili le difformità che si stavano creando fra le varie Regioni». Tafuri punta l’attenzione sulla stretta connessione tra il comparto giustizia e quello di altri settori strategici per la crescita del Paese e sottolinea l’importanza di tutelare un comparto, quello della Giustizia, che come altri svolge un ruolo essenziale. Ma il suo è un riferimento a una tutela che non può diventare privilegio. «Diamo atto alla Regione Campania – sottolinea Tafuri – di aver tracciato il giusto percorso affinché tale comparto recuperi al più presto la piena operatività sia per motivi di protezione dell’ordinamento giuridico, della legalità, dei diritti delle persone e, in definitiva, della democrazia, sia per ragioni strettamente attinenti alla ripartenza economica del Paese che non può prescindere dall’efficienza della macchina giudiziaria. Auspichiamo che la stessa strada sia finalmente intrapresa dal Governo centrale ma non è immaginabile che la giustizia, se così non fosse, si debba interrompere».

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Napoletana, laureata in Economia e con un master in Marketing e Comunicazione, è giornalista professionista dal 2007. Per Il Riformista si occupa di giustizia ed economia. Esperta di cronaca nera e giudiziaria ha lavorato nella redazione del quotidiano Cronache di Napoli per poi collaborare con testate nazionali (Il Mattino, Il Sole 24 Ore) e agenzie di stampa (TMNews, Askanews).