Il leader pentastellato insiste
Bari, Conte attacca il Pd e minaccia: “Ritiri accuse di slealtà e rispetti il M5s, altrimenti difficile lavorare insieme”
È un Giuseppe Conte aggressivo e che gioca in attacco, quello delle ultime ore. Il leader del Movimento 5 Stelle, infatti, ieri ha optato per il ritiro del candidato pentastellato Michele Laforgia alle primarie del centrosinistra per il sindaco di Bari dopo le notizie su un’altra inchiesta a livello locale. Una decisione che al Partito Democratico non è piaciuta, anche considerando i legami che le due forze politiche stanno provando da mesi a cucire a livello nazionale e non. Dopo le reazioni dei dirigenti Pd, comprese quelle della segretaria Elly Schlein, oggi Conte ha insistito, pungendo i dem.
Conte contro il Pd: “Rispetti il M5s”
In collegamento a L’Aria che tira, su La7, Conte è infatti tornato sul caso Bari e sui rapporti con il partito del Nazareno: “Il Pd dimostri di rispettare le altre forze politiche e la smetta con atteggiamenti offensivi. Quindi il Pd deve ritirare le accuse di slealtà nei nostri confronti. Altrimenti ne prenderemo atto e sarà sempre più difficile lavorare con il Pd”. Un messaggio chiaro, quasi minaccioso, che il leader dei 5 stelle manda a Schlein.
“Mi dispiace di questa reazione ma noi non accettiamo mancanze di rispetto e nessuno si può permettere di dire che il Movimento 5 stelle è sleale o alludere a questo” ha spiegato Conte, che ha aggiunto di come avesse avvertito la leader dem: “Mercoledì scorso avevo avvertito in una lunga telefonata la segretaria Schlein che la situazione a Bari si stava compromettendo e, se ci fossero state nuove inchieste, noi non saremmo stati disponibili a far finta di nulla proseguendo con le primarie. È successo purtroppo con una nuova inchiesta che ha per oggetto l’inquinamento del voto, il voto di scambio, la cosa diventa sempre più seria, far finta di nulla non è possibile”.
Poi la sottolineatura e l’affondo: con Schlein “ci siamo sentiti anche ieri”, ha detto Conte, ma “dal Nazareno hanno fatto uscire che non c’eravamo sentiti. Io prima di comunicare alla stampa le nostre determinazioni ho fatto una lunga conversazione, quindi vi prego che non escano più fesserie del genere”.
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